LA GUERRA

Attacco sull'ospedale di Gaza. «Centinaia di morti». Israele: «Colpito da razzo della Jihad islamica»

Tutti gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto in corso in Medio Oriente

Attacco Israele su ospedale a Gaza, Hamas: almeno 500 morti. Netanyahu: colpiremo con forza
Attacco Israele su ospedale a Gaza, Hamas: almeno 500 morti. Netanyahu: colpiremo con forza
Martedì 17 Ottobre 2023, 06:45 - Ultimo agg. 18 Ottobre, 10:01

Hezbollah proclama un «giorno di rabbia senza precedenti»

Hezbollah proclama un «giorno di rabbia senza precedenti». Lo riferisce al Arabiya. Il "giorno di rabbia", ha detto Hezbollah, è contro Israele e in occasione dell'arrivo in Medio Oriente del presidente Usa Joe Biden.

Hamas: massacro ospedale è responsabilità degli Usa

«Gli Stati Uniti hanno la responsabilità dell'attacco all'ospedale al-Ahly a Gaza a causa della copertura che danno all'aggressione israeliana». Lo afferma il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ad Al Jazeera confermato che il massacro conferma la «brutalità» di Israele e la portata della sua «sconfitta» dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Haniyeh ha poi lanciato un appello ai palestinesi nei territori occupati ad insorgere contro l'occupazione israeliana.

Israele: «Sull'ospedale razzo della Jihad islamica»

«La Jihad islamica è responsabile di un lancio fallimentare del razzo che ha colpito l'ospedale». Lo ha detto in un nuovo intervento il portavoce militare in base «ad un esame dei sistemi operativi dell'esercito» e «di informazioni di intelligence di fonti diverse».

 

 

Esercito israeliano: «L'ospedale non era un obiettivo dell'esercito»

«L'ospedale non era un edificio sensibile e non era un obiettivo dell'esercito». Verifichiamo l'origine dell'esplosione«. Lo ha detto l'esercito israeliano

Assaltata l'ambasciata israeliana in Giordania

Centinaia di persone hanno assaltato la sede dell'ambasciata israeliana ad Amman, in Giordania, in seguito all'attacco all'ospedale al-Ahly a Gaza City. Le immagini mostrano centinaia di manifestanti che si proteggono il volto dopo aver appiccato il fuoco all'esterno dell'ambasciata. Il fumo e le fiamme sono visibili nei video rilanciati dai social.

Iran: "Brutale crimine di guerra"

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, ha condannato «con la massima fermezza» l'attacco all'ospedale nella Striscia di Gaza definendolo «un brutale crimine di guerra e un genocidio». «Il regime sionista, continuando i suoi vergognosi crimini contro il popolo palestinese, commettendo questo crimine atroce e orribile - si legge in una nota diffusa sul canale Telegram del ministero -, ha dimostrato ancora una volta la sua ferocia e brutalità verso tutti».

Abu Mazen cancella l'incontro con Joe Biden

Il presidente dell'Anp Abu Mazen ha cancellato l'incontro previsto con Joe Biden ad Amman dopo l'attacco all'ospedale di Gaza. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando l'Associated Press.

Hamas: se Israele ferma raid, ostaggi civili subito liberi

Un dirigente di Hamas ha detto a NBC News che il gruppo è disposto a rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi civili - stranieri e israeliani - se Israele interromperà i suoi attacchi aerei su Gaza. Il funzionario ha precisato che gli ostaggi potrebbero essere rilasciati entro un'ora se Israele si ferma. Ha affermato che ora non esiste un posto sicuro dove rilasciare gli ostaggi. In cambio del rilascio dei soldati israeliani tenuti in ostaggio, il funzionario di Hamas ha però affermato che Israele deve rilasciare tutti i palestinesi detenuti nelle carceri israeliane.

Media: per Israele l'ospedale di Gaza colpito da Hamas

L'esercito israeliano, citato dai media, ha fatto sapere che l'esplosione nell'ospedale Al-Ahli Arabi Baptist di Gaza City è dovuta al lancio fallito di un razzo di Hamas e che non c'è nessun legame dell'esercito stesso con l'esplosione.

Egitto: ferma condanna del bombardamento ospedale Gaza

L'Egitto condanna «con la massima fermezza il bombardamento israeliano» dell'ospedale battista Al-Ahly nella Striscia di Gaza «che ha provocato centinaia di vittime innocenti». In una nota del ministero degli Esteri, Il Cairo ritiene che «questo deliberato bombardamento di strutture civili costituisca una grave violazione delle disposizioni del diritto internazionale e umanitario e dei valori più basilari dell'umanità e invita Israele a porre fine immediatamente alle sue politiche di punizione collettiva contro le popolazioni della Striscia di Gaza»

Israele: nessun informazione sull'esplosione

Israele sta verificando la notizia di un attacco contro un ospedale a Gaza che, secondo Hamas, avrebbe causato centinaia di morti. Lo ha detto il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, spiegando che l'esercito non ha informazioni in proposito e fornirà ulteriori dettagli appena possibile. Hagari, citato da Times of Israel, ha dichiarato di non sapere se l'esplosione sia stata causata da un colpo israeliano. «Ci sono molti raid aerei, molti lanci falliti di missili e tante fake news di Hamas», ha commentato Hagari, evocando la possibilità che l'ospedale sia stato colpito dal fallito lancio di un missile di Hamas contro Israele.

Hamas: almeno 500 morti in raid su ospedale a Gaza

Secondo Hamas, i morti nel bombardamento israealiano dell'Al-Ahli Arabi Baptist Hospital di Gaza City sono 'almeno 500'. Lo scrive il Guardian.

Hamas: raid di Israele su ospedale, oltre 300 morti

Il ministero della salute di Gaza ha riferito che Israele avrebbe effettuato un raid su un ospedale, provocando oltre 500 morti

 

 

Sirene del esplosioni a Tel Aviv

Le sirene sono tornate a suonare a Tel Aviv, dove è stata udita una forte esplosione in cielo dovuta agli intercettamenti dell'Iron Dome.

Salva di razzi da Gaza verso il centro di Israele

Una salva di razzi è stata lanciata da Gaza nel centro di Israele, compresa l'area grande di Tel Aviv, dove si sono sentite forti esplosioni in aria per l'intercettazione da parte dell'Iron Dome. Ma anche al sud, dove è stata presa di mira di nuovo Ashkelon. Secondo i media ci sono due feriti a Sderot.

Save the Children: mille bambini morti sotto le bombe a Gaza

L'organizzazione Save the Children ha reso noto che più di 1.000 bambini sono morti a causa dei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza degli ultimi 11 giorni, circa, uno ogni 15 minuti. Il numero dei minori morti rappresenta circa un terzo del numero totale delle vittime. «Il tempo sta scadendo per i bimbi di Gaza», ha detto in una nota il direttore dell'organizzazione Jason Lee. «Oggi è prevista la riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu: è necessario un cessate il fuoco per salvare la loro vita. Senza la fine dei combattimenti la vita di migliaia di bambini è appesa a un filo».

Netanyahu: nei prossimi giorni colpiremo Gaza con forza

«Il combattimento sarà condotto nei prossimi giorni con grande forza» a Gaza. Lo ha detto ai soldati il premier israeliano Benyamin Netanyahu in visita ad una base, nel sud del Paese, della Sayeret Matkal, l'unità di forze speciali dell'esercito

Tajani: «Vicino alla famiglia di Eviatar Moshe Kipnis»

«Con grande tristezza confermo il decesso di Eviatar Moshe Kipnis, cittadino italo-israeliano disperso dopo l'attacco terroristico di Hamas in Israele. Sono vicino alla famiglia, in particolare ai suoi due figli che ho conosciuto durante la mia missione a Tel Aviv». Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

 

La Farnesina conferma la morte dell'italo-israeliano

La Farnesina conferma che le autorità israeliane hanno certificato, attraverso esame Dna, il decesso di Eviatar Moshe Kipnis, cittadino italiano-israeliano di 65 anni, irreperibile da sabato 7 ottobre dopo l'attacco terroristico contro il kibbutz di Beeri. L'ambasciata d'Italia a Tel Aviv è in contatto con la famiglia per assicurare loro ogni possibile assistenza in questo difficile momento. Nell'esprimere le condoglianze ai familiari del signor Kipnis, il vicepremier Antonio Tajani ribadisce il massimo impegno del Governo per rintracciare gli altri due cittadini italo-israeliani tutt'ora irreperibili.

Morto uno degli italo-israeliani dispersi

È morto Evitar Moshe Kipnis, uno dei tre italo-israeliani di cui non si avevano più notizie dall'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre.

Lo apprende l'ANSA da fonti locali. Con lui era scomparsa anche la moglie Liliach Le Havron dal kibbutz di Beeri, dove sono stati trovati 108 cadaveri. Evitar Moshe Kipnis è stato identificato tra le vittime in base all'esame del Dna. Non ci sono conferme sulla sorte della moglie.

Capo intelligence militare Israele ammette: ho fallito

«L'intelligence sotto il mio comando ha fallito e non ha dato un preavviso dell'attacco terroristico di Hamas. Non siamo stati all'altezza della nostra missione più importante. Come capo dell'intelligence, mi assumo piena responsabilità »: lo ha affemato oggi il capo dell'intelligence militare, il generale Aharon Haliva. «In futuro indagheremo a fondo. Ora tutti i nostri occhi sono puntati su una unica missione: passare alla guerra, e vincere». Anche il capo di Stato maggiore, il generale Herzi Halevi, ed il capo dello Shin Bet (sicurezza interna) Ronen Bar, hanno ammesso di aver fallito e di non aver saputo prevenire l'attacco

Cnn: almeno altre 2 navi Usa verso Israele

Almeno altre due navi della Marina Usa che trasportano migliaia di marines si stanno dirigendo dal Golfo verso la costa israeliana per aiutare qualsiasi potenziale risposta degli Stati Uniti ai combattimenti sul terreno tra Hamas e Israele, in particolare per l'evacuazione di cittadini americani. Si tratta della nave d'assalto anfibia USS Bataan e della nave da sbarco anfibia USS Carter Hall, che possono lanciare moto d'acqua per traghettare le persone dalla riva alle navi. Lo riferisce la Cnn citando due dirigenti del Pentagono

Biden domani in Israele: 2.000 soldati Usa in allerta

Biden domani è atteso in Israele, poi andrà ad Amman. Il Pentagono annuncia che 2.000 soldati americani sono stati messi in stato di allerta. La Cnn: almeno altre 2 navi Usa con marines verso Israele. 

Altre due navi della Marina Usa che trasportano migliaia di marines si stanno dirigendo in Israele

Almeno altre due navi della Marina Usa che trasportano migliaia di marines si stanno dirigendo dal Golfo verso la costa israeliana per aiutare qualsiasi potenziale risposta degli Stati Uniti ai combattimenti sul terreno tra Hamas e Israele, in particolare per l'evacuazione di cittadini americani. Si tratta della nave d'assalto anfibia USS Bataan e della nave da sbarco anfibia USS Carter Hall, che possono lanciare moto d'acqua per traghettare le persone dalla riva alle navi. Lo riferisce la Cnn citando due dirigenti del Pentagono.

 

Israele, il piano potrebbe non essere invasione Gaza

L'esercito israeliano si sta preparando per le prossime tappe nella guerra contro Hamas ma i piani potrebbero essere diversi dall'attesa invasione via terra della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hecht. «Ci stiamo preparando - ha spiegato in un briefing con i giornalisti - ma non abbiamo detto quali piani saranno. Tutti parlano dell'offensiva di terra. Potrebbe essere qualcosa di diverso».

Negoziatore famiglie: Hamas ci dica prezzo per ostaggi

«Noi abbiamo chiesto dei corridoi per riportare a casa gli ostaggi», ma senza offrire una contropartita. «Hamas ci deve dire che sono pronti e qual è il prezzo. Non abbiamo ancora avuto una risposta». Lo ha detto Yaakov Peri, ex capo dello Shin Bet e membro del team di negoziatori del Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi nell'attacco del 7 ottobre, parlando con alcuni giornalisti, tra cui l'ANSA, a margine della conferenza stampa dei genitori di Maya Shem, la ragazza rapita apparsa ieri in video.

Israele identifica 947 corpi uccisi da Hamas

La polizia israeliana ha fatto sapere di aver identificato i corpi di 947 civili uccisi nell' attacco di Hamas. Secondo la polizia, citata dai media, rappresentano circa il 70% delle vittime che secondo le stime assommano a ben oltre 1.300.

La mamma dell'ostaggio in video: "Ora so che è viva, salvatela"

«Non sapevo se fosse viva o morta, ora ho la prova che è viva» anche se «spaventata e sofferente. Prego il mondo di riportare la mia bambina a casa, era solo andata a una festa. Non è la sola, questo è un crimine di guerra». Lo afferma in una conferenza stampa Keren Sherf Shem, la mamma di Maya, la ragazza rapita di cui Hamas ha diffuso un video ieri. «Si vede che dice quello che le dicono di dire», aggiunge la madre.

Due israeliani feriti a Metulla

Un razzo anticarro è esploso nella cittadina di Metulla nella Alta Galilea, a ridosso del confine con il Libano. Secondo la televisione pubblica Kan, due persone sono rimaste ferite. Già ieri gran parte degli abitanti erano sfollati. Il sindaco di Metulla ha fatto appello a quanti sono rimasti di partire immediatamente. Secondo i media questo attacco è stato rivendicato dagli Hezbollah.

Città israeliana di Metulla colpita dal sud del Libano

L'insediamento israeliano di Metulla è stato colpito da proiettili sparati dal Sud del Libano. Lo riferiscono testimoni oculari e fonti dell'intelligence militare libanese in contatto con l'ANSA nel sud del Libano, ma non autorizzate a parlare con i media. Una colonna di fumo, che sale da uno degli edifici di Metulla, è visibile dal lato libanese della Linea Blu di demarcazione tra i due Paesi.

Israele: uccisi 4 terroristi, volevano entrare dal Libano

L'esercito ha fatto sapere «di aver ucciso quattro terroristi che tentavano di infiltrarsi in Israele dal Libano». Secondo il portavoce, i quattro stavano cercado di piazzare un ordigno esplosivo vicino al confine. Come risposta - ha aggiunto il portavoce - l'esercito ha lanciato un attacco aereo nella zona.

Raid a Gaza, oltre 50 morti

Il bilancio delle vittime degli ultimi raid aerei israeliani nel sud di Gaza è salito ad almeno 54 morti, secondo fonti palestinesi citate da Al Jazeera. Almeno 28 delle persone uccise provenivano dal campo di Al Shawt a Rafah, rendo noto l'emittente in lingua araba. Tra le vittime ci sarebbero molte donne e bambini.

 

 

Israele, 500.000 sfollati

Sono quasi 500.000 gli sfollati interni israeliani dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre, ha detto oggi il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) in conferenza stampa. «Circa mezzo milione di israeliani sono sfollati» all'interno dei confini del Paese. «Abbiamo evacuato tutto il sud di Israele, tutte le località vicine alla Striscia di Gaza, seguendo le direttive del governo. Abbiamo fatto lo stesso nel nord, dove sono state evacuate 20 località vicine al confine», ha detto l'ufficiale dell'Idf.

Biden anche in Giordania

Il presidente americano Joe Biden farà sosta anche in Giordania nel suo viaggio di domani in Israele. Biden in Giordania incontrerà re Abdallah e il presidente dell'autorità palestinese Abu Mazen. In Israele il presidente Usa vedrà il premier Benjamin Netanyahu.

Biden in Israele mercoledì

Il presidente Joe Biden visiterà Israele mercoledì. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, al termine dell'incontro a Gerusalemme con il premier israeliano Benjamin Netanyahu durato sette ore e mezzo. Biden visita Israele in un «momento critico», spiega Blinken. Il presidente Usa parlerà dell'assistenza «umanitaria per assicurarsi che lavoriamo tutti insieme e per assicurarci che gli aiuti non vadano a Hamas ma ai civili», ha aggiunto il portavoce del Consiglio alla Sicurezza nazionale americano John Kirby. Gli Stati Uniti e Israele, ha annunciato Blinken, svilupperanno un piano per «consentire agli aiuti umanitari da paesi donatori e organizzazioni multilaterali di raggiungere i civili a Gaza, inclusa la possibilità di creare aree» sicure.

 

 

Ucciso il capo della Shura di Hamas

Le forze di difesa israeliane Idf e lo Shin Bet hanno rilasciato una dichiarazione congiunta per annunciare che Asma al-Mazini, capo del Consiglio della Shura di Hamas, è stato ucciso durante le operazioni israeliane nella Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz. Secondo la dichiarazione, al-Mazini era il «ministro» responsabile dei prigionieri di Hamas nelle carceri israeliane e ha diretto attacchi terroristici contro Israele. Al-Mazini era responsabile dei negoziati sullo scambio del soldato israeliano catturato Gilad Shalit.

di Claudia Guasco

Le famiglie scendono in piazza a Tel Aviv, una donna esibisce un cartello: «Accordo sui prigionieri adesso». A dieci giorni dall'attacco di Hamas, afferma, non c'è più tempo e la disperazione ha un limite. Shira Elbag mostra la foto della figlia Liri, 18 anni, sorpresa nel sonno dai miliziani e trascinata a Gaza dalla base dove svolgeva la leva: «La rivoglio indietro», il suo appello.

 

Responsabilità

Sono 199 gli ostaggi israeliani rapiti e portati nella Striscia, è l'ultimo aggiornamento al rialzo del portavoce militare Daniel Hagari, e 295 i soldati morti nel conflitto. E in serata, il portavoce delle brigate al Qassam, Abu Ubaida, ha affermato che i bombardamenti israeliani a Gaza hanno causato la morte di 22 ostaggi: «Una brutale aggressione sionista contro case e abitazioni», ha detto il portavoce. Intanto Ronen Bar, vertice dello Shin Bet, la sicurezza interna, si fa carico del peso: «Malgrado le azioni che abbiamo compiuto - scrive - non siamo riusciti a dare un preavviso sufficiente a sventare l'attacco. In quanto capo di questo organismo, la responsabilità ricade su di me». La priorità però adesso è far tornare a casa vivi gli israeliani prigionieri nei tunnel sotto Gaza. Hamas sarebbe potenzialmente disponibile a rilasciare i quasi 200 ostaggi se Israele dovesse interrompere i raid, annuncia il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani. Il movimento militante islamico «ha dichiarato di essere pronto a prendere le misure necessarie per liberare i cittadini e i civili detenuti dai gruppi di resistenza, ma ciò richiede preparativi impossibili sotto i bombardamenti quotidiani dei sionisti su varie parti di Gaza», rimarca il portavoce, aggiungendo che «la resistenza possiede la capacità militare per continuare a combattere sul campo per molto tempo». Il governo israeliano tuttavia non ha intenzione di muoversi sulla base di promesse e «chiede di conoscere la sorte degli ostaggi» catturati da Hamas «prima di concordare eventualmente una tregua temporanea». Ieri comunque smentita sul campo: le Forze di difesa hanno fatto sapere di avere ucciso il capo dell'intelligence generale di Hamas a Khan Younis, nel sud della Striscia, mentre le brigate Al Qassam, braccio armato dei miliziani di Gaza, hanno lanciato raffiche di missili su Gerusalemme e Tel Aviv, costringendo il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, a una precipitosa fuga nel rifugio con il premier, durante una riunione del gabinetto di guerra. In serata altro annuncio: ucciso Asma al-Mazini, capo del Consiglio della Shura di Hamas. Gli Stati Uniti hanno selezionato circa 2.000 soldati, con compiti «di consulenza e supporto medico», per prepararsi a un potenziale dispiegamento a sostegno di Israele quando lancerà l'offensiva di terra. Operazione sulla quale il presidente Joe Biden ha un'opinione netta: «Penso che Israele debba rispondere e attaccare Hamas, ma credo sarebbe un grande errore se occupasse Gaza nuovamente». Hamas e le sue frange estreme «non rappresentano tutto il popolo palestinese», spiega, e, pur non credendo che oggi Israele consideri questa opzione, ribadisce la necessità di tenere aperta «una strada verso uno Stato palestinese». C'è una «differenza fondamentale», insiste Biden, tra gli israeliani uccisi nell'attacco di Hamas e i palestinesi morti nel contrattacco di Gerusalemme. Lo Stato ebraico «sta dando la caccia a un gruppo di persone che hanno commesso una barbarie tanto grave quanto l'Olocausto. Hamas è un branco di codardi. Si nascondono dietro i civili. Sono sicuro che gli israeliani faranno tutto ciò che è in loro potere per evitare l'uccisione di innocenti».

Il Cremlino

A muoversi è anche l'asse tra Mosca e Teheran.
Il presidente Putin, in una telefonata a Netanyahu, ha informato che il Cremlino è al lavoro per «contribuire a normalizzare la situazione, prevenire un'ulteriore escalation di violenza e una catastrofe umanitaria nella Striscia». La «giusta risoluzione della questione palestinese», come precisa l'agenzia Interfax, è rappresentata dalla creazione di uno Stato indipendente palestinese. Ieri Putin ne ha discusso con i presidenti di Egitto, Abdel Fattah al-Sisi, Iran, Ebrahim Raisi, Siria, Bashar al Assad, e dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, mentre si appresta a sbarcare a Pechino per un faccia a faccia con l'omologo cinese Xi Jinping, artefice di un piano di pace in Ucraina. Sulla crisi in Medio Oriente la sintonia con Xi è totale: entrambi si schierano per un cessate il fuoco immediato e l'apertura di negoziati per la creazione di uno Stato palestinese.

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