«Leggi le istruzioni e in caso di dubbi consulta il tuo farmacista»: una raccomandazione che si può trovare su qualsiasi farmaco, ma che per una 31enne non è stata sufficiente a evitare conseguenze catastrofiche. Dopo aver assunto ibuprofene nelle dosi raccomandate per i dolori mestruali, la donna ha sviluppato una grave reazione che l'ha portata a un coma di due settimane e alla perdita della vista.
Il coma
Jacqueline Gmack, una donna brasiliana, soffriva di normali dolori mestruali e aveva optato per l'ibuprofene, un antidolorifico ampiamente utilizzato per alleviare le sofferenze del ciclo. Ma 48 ore dopo l'assunzione del farmaco, ha iniziato a notare un prurito agli occhi. Il giorno dopo sono comparse delle vesciche in bocca che si sono rapidamente aggravate, costringendola a rivolgersi urgentemente a un medico. «Era come se mi bruciassero dentro e fuori», ha dichiarato la sfortunata protagonista in un'intervista a The Sun. Le condizioni di Jacqueline, una volta arrivata in ospedale, sono peggiorate. Le vesciche hanno cominciato a ricoprirle il viso e i medici hanno ritenuto indurle il coma per 17 giorni.
La sindrome di Stevens-Johnson
Le condizioni di Jacqueline, una volta arrivata in ospedale, sono peggiorate.
Il documentario
Decidendo di condividere la sua esperienza e sensibilizzare il pubblico su questa grave condizione medica, Gmack ha prodotto un mini-documentario su YouTube intitolato "Beyond the Skin: Jaque Gmack's Fight Against Stevens-Johnson". Attraverso quattro episodi, racconta in dettaglio come ha affrontato l'evento e come è la sua vita oggi, a più di dieci anni di distanza dall'incidente.