«Italiani e romeni topi e parassiti»,
la campagna choc in Svizzera

«Italiani e romeni topi e parassiti», la campagna choc in Svizzera
Martedì 27 Settembre 2016, 15:30 - Ultimo agg. 21:47
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La nuova legge approvata nel Canton Ticino contro i lavoratori frontalieri italiani non avrà effetto nell'immediato (per la sua applicazione sarà necessaria una riforma costituzionale), ma resta comunque una chiara indicazione di come in Svizzera, negli ultimi anni, sia emerso un radicato sentimento anti-italiano.



Le campagne elettorali e gli slogan, infatti, si susseguono da almeno un decennio. Gli svizzeri non tollerano che gli italiani residenti in Lombardia vengano a svolgere professioni oltre il confine, ma non è l'unica motivazione per cui i nostri connazionali vengano costantemente rappresentati come topi pronti a consumare il formaggio svizzero.





Le campagne anti-italiane si sono basate su vari contenuti, più o meno rispondenti alla realtà: sotto accusa il 53% dei reati finanziari commessi da italiani, ma anche la sanità nostrana considerata esempio da non imitare, l'albero italiano che affonda le radici in Svizzera, politici sbeffeggiati, pecore nere e addirittura le gomme delle auto degli italiani che consumerebbero troppo l'asfalto elvetico. E non è un caso che, dagli insulti 'social', qualcuno abbia deciso di passare all'azione, vandalizzando a Lugano solo ed esclusivamente le auto con targa italiana.

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