«Maradona è morto dopo 14 ore di agonia», l'ultima accusa al cerchio magico del Pibe de Oro

«Maradona è morto dopo 14 ore di agonia», l'ultima accusa al cerchio magico del Pibe de Oro
di Francesco De Luca
Mercoledì 14 Aprile 2021, 10:33
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«Diego Armando Maradona è morto dopo quattordici ore di agonia». La rivelazione in tv sulla fine dell'ex campione del Napoli e della Seleccion argentina, deceduto il 25 novembre, è stata fatta dall'avvocato Mario Baudry, tutore del quinto figlio del Pibe (Diego Fernando, 8 anni) e compagno di sua madre Veronica Ojeda. Parole durissime nel corso del programma «Lo de Manana» sull'emittente El Trece. 

Baudry ha anticipato che in questa settimana la commissione medica, al lavoro dall'8 marzo, consegnerà il dossier sulla morte di Maradona ai magistrati di San Isidro che indagano sulle cure prestate a Diego nelle settimane che hanno preceduto la sua morte. Il legale di Diego Fernando Maradona, che sembra conoscere già i punti fondamentali della relazione dei venti professionisti incaricati dalla Procura, ha sottolineato: «Diego aveva una malattia cardiaca dal 2000 ed è morto per un edema polmonare che lo aveva colpito quattro anni fa. L'ipotesi per gli indagati è omicidio colposo con dolo: se c'è stato un problema, non solo non è stato trattato ma è stato impedito di trattarlo». E Baudry è così tornato sul “cerchio magico” che l'avvocato Matias Morla e il neurochirurgo Leopoldo Luque avevano creato intorno a Maradona, rendendo impossibili i contatti con lui anche per i figli, le ex compagne e gli amici in quell'appartamento dove alloggiava dopo l'operazione alla testa subita il 3 novembre e dove «non c'era neanche un termometro e un paziente come Diego era obbligato a utilizzare un bagno chimico». 

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E poi l'affondo più pesante: «È stato possibile accertare che Maradona è morto dopo quattordici ore di agonia.

Se fosse stato un minimo aiutato, sarebbe ancora vivo. Invece, gli davano birra e un mix di farmaci affinché non disturbasse. Noi andremo avanti nella causa nei confronti di chi avrebbe dovuto occuparsi della salute di Diego. Se ci fosse un'altra giustizia, già sarebbero tutti in prigione. Ma la giustizia, quando è lenta, non è più giustizia».

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