Ruba indisturbato un dipinto alla mostra: «Credevamo fosse un addetto del museo»

Ruba indisturbato un dipinto alla mostra: «Credevamo fosse un addetto del museo»
Ruba indisturbato un dipinto alla mostra: «Credevamo fosse un addetto del museo»
Martedì 29 Gennaio 2019, 10:57 - Ultimo agg. 11:51
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Ha rubato un dipinto dal valore di circa un milione di dollari (quasi 900mila euro) e l'ho ha fatto praticamente indisturbato, alla luce del giorno e con una naturalezza tale da non destare sospetti tra i tanti visitatori. È accaduto nel tardo pomeriggio di domenica scorsa alla galleria Tretyakov di Mosca: l'uomo, alla fine, non è riuscito a farla franca ed è stato arrestato, ma era giunto ad un passo dall'accaparrarsi il ricco bottino.



Come si può notare dalle telecamere a circuito chiuso della galleria d'arte moscovita, il protagonista del tentato furto, un 31enne, aveva iniziato ad osservare con attenzione un dipinto raffigurante i monti della Crimea, realizzato dall'artista Arkhip Kuindzhi. Con grande nonchalance, l'uomo ha poi afferrato il quadro, togliendolo dalla parete e passando per una porta di servizio, sfuggendo in quel momento agli uomini della sicurezza e tornando nella sala, dove si è mischiato ai visitatori e si è dato alla fuga. Lo riporta l'Independent.



Nessuno, in quel momento, aveva pensato di fermare l'uomo. Alcuni visitatori, testimoni dell'episodio, hanno infatti spiegato: «Credevamo fosse un addetto del museo che stava ricollocando un'opera, non potevamo certo immaginare che fosse un ladro». Poiché si trattava di una mostra temporanea, le opere non avevano sistemi d'allarme e il 31enne è riuscito a dileguarsi. Dopo una serie di appostamenti, la polizia è riuscita a rintracciare sia il responsabile, sia l'opera rubata. L'uomo sostiene di essere innocente ma di non ricordare dove fosse domenica sera. Attualmente è trattenuto dalla polizia e il quadro, realizzato nel 1908 da Kuindzhi, pochi mesi prima di morire, è stato ricollocato all'interno della galleria. Il Ministero della Cultura ha annunciato che, alla luce di quanto accaduto, anche le opere della mostra in questione saranno dotate di sistemi d'allarme.
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