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Trump a processo per frode: «È una caccia alle streghe». E intanto la Corte Suprema "salva" la sua corsa alle presidenziali

L'ex presidente in Tribunale a New York

Trump a processo per frode
Trump a processo per frode
Lunedì 2 Ottobre 2023, 16:34 - Ultimo agg. 18:00

 

 

Il Pm: «Nessuno è al di sopra della legge e la legge prevarrà»

«Donald Trump e gli altri co-imputati hanno commesso una frode persistente e ripetuta. La settimana scorsa lo abbiamo dimostrato nella nostra mozione per un giudizio sommario. Oggi dimostreremo le altre nostre accuse. Il mio messaggio è semplice: non importa quanto sei potente, non importa quanti soldi potresti avere, nessuno è al di sopra della legge e la legge prevarrà»: così la procuratrice generale di Ny Letitia James prima del processo civile al tycoon.

Corte Suprema respinge causa su attacco a Capitol Hill

Nel giorno del processo a New York, la Corte Suprema ha dato una gioia a Donald Trump respingendo una causa che puntava a silurarlo dalla corsa alla Casa Bianca per il suo ruolo nell'attacco a Capitol Hill.

Il massimo tribunale Usa ha bocciato, infatti, il ricorso di John Anthony Castro, uno sconosciuto candidato alle primarie dei repubblicani, basato sul 14esimo emendamento della Costituzione.

Istituito dopo la guerra civile, l'articolo stabilisce che un funzionario che abbia giurato di difendere la carta «deve essere escluso da cariche future se è stato coinvolto in un'insurrezione» o se «ha dato aiuto» agli insurrezionalisti.

Trump: «Questo è uno show horror»

«Questa è la continuazione della più grande caccia alle streghe», «una truffa e una farsa», uno «show horror»: lo ha detto con tono e aria di sfida Donald Trump prima dell'inizio del processo civile a Ny, definendo la pm «razzista» e il giudice «canaglia».

Parte oggi a Manhattan, in un tribunale blindato, il processo civile per frode contro Donald Trump e due suoi figli adulti Donald Jr ed Eric, accusati di aver gonfiato per un decennio di oltre due miliardi di dollari il valore degli asset aziendali per ottenere migliori condizioni da banche e assicurazioni. Atteso in aula anche il tycoon, in partenza ora dalla Trump Tower.

 

Il giudice del procedimento, Arthur Engoron, ha già riconosciuto lui e i figli «responsabili di frode», ora si tratta di esaminare altre accuse e di stabilire l'entità della pena.

La procuratrice generale di Ny Letitia Jones ha chiesto una sanzione di 250 milioni di dollari, pari a suo avviso a quanto guadagnato illegalmente dalle false dichiarazioni finanziarie. Il processo rischia di compromettere l'immagine di imprenditore di successo che il tycoon si è costruito negli anni, sino a trasformare un brand imprenditoriale in un brand politico. Il giudice lo ha già privato di alcune licenze per operare nello stato di New York.

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