Autonomia differenziata, De Luca insiste: sfido il governo a un dibattito pubblico

«Con il Sud ridotto in ginocchio l'Italia non conta più niente»

Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca
Venerdì 26 Gennaio 2024, 17:12 - Ultimo agg. 27 Gennaio, 07:22
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Le ragioni del no e la necessità di una operazione verità “contro la legge truffa”, ovvero il disegno di legge sull'autonomia differenziata approvato dal Senato nei giorni scorsi, sono state ribadite anche oggi dal governatore campano Vincenzo De Luca nell'appuntamento settimanale con i social.

«Il dibattito che si sta sviluppando in Italia sia sui fondi di coesione che sull'autonomia differenziata - ha sottolineato De Luca - è estremamente confuso. Non solo stiamo riascoltando la vecchia storia del Sud inefficiente, ma le forze di maggioranza stanno accompagnando l'autonomia differenziata con una campagna di falsificazione dei dati. Noi dovremmo rincorrere i nostri interlocutori ogni mattina per le frottole che raccontano sulla capacità di spesa e sui flussi finanziari che arrivano al Sud. Serve un'operazione verità. La nostra - ha ribadito De Luca - non é una battaglia ideologica ma fatta di osservazioni di merito, rispetto alle quali nessuno risponde mai.

Solo ammuina, demagogia».

«Anche per questo motivo - la sfida lanciata da De Luca - rinnovo l'invito al ministro Fitto, ai ministri del governo, alla Presidente del Consiglio, a un dibattito pubblico, dove, come e quando vogliono, per confrontarci sui problemi di merito, a cominciare dalla capacità di spesa dei fondi europei e da quello che é il rapporto reale tra Nord e Sud. Spero, a cominciare dal ministro Fitto, che non continuino a scappare come tanti conigli nascondendosi dietro dati falsi a cominciare dal ministro “Buio Fitto”».

Un invito, quello al dibattito pubblico, che De Luca estende anche al tema del riparto dei fondi sanitari tra le regioni: «Anche su questo sfido tutti a dibattito pubblico e in diretta televisiva, perché se poi di 5 minuti di intervista ne tagliano quattro e mezzo».

«Con il Sud ridotto in ginocchio, l'Italia non conta più niente. Già adesso non contiamo niente, nei consensi internazionali decidono Francia e Germania. Ci siamo ridotti a fare da scendiletto agli Usa con i quali è giusto avere un rapporto di amicizia e collaborazione, ma anche di autonomia. Perché noi non siamo i maggiordomi di nessun Paese al mondo».

E' una delle argomentazioni espresse dal governatore della Campania Vincenzo De Luca per ribadire la necessità di una mobilitazione straordinaria contro la riforma sull'autonomia differenziata. «La premier Meloni parla di Nazione e di patrioti - ha ribadito De Luca - ma da questa riforma il Sud esce drammaticamente penalizzato. Altro che unità d'Italia, voi state distruggendo l'unità d'Italia e state condannando a morte il Sud».

«Il settore dell'artigianato e' estremamente dinamico. Ovviamente, ha vissuto le difficolta' del periodo Covid ma gia' da un anno abbiamo avuto una ripresa forte. Ricordo che il nostro artigianato e' molto composito: passiamo dai prodotti di moda alla pelletteria, dal calzaturiero all' agroalimentare e all' abbigliamento. Diciamo che, probabilmente, siamo la Regione che ha il livello piu' alto di piccole e medie imprese di artigianato. E sopratutto di qualita». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca a margine dell' incontro 'Valore presente, rinnovamento futuro' organizzato dal coordinamento campano di Cna alla Stazione MarittimaNapoli. «Noi possiamo dare una mano e siamo vicini al comparto per l'accesso al credito con Campania Sviluppo: diamo una mano sia per i contributi a fondo perduto, sia come garanzie che offriamo al sistema bancario per il credito. E sia per la formazione professionale: abbiamo ormai lo sviluppo pieno di Istituti Tecnici Superiori post diploma per formare personale qualificato che, a volte, manca per le nostre aziende».

De Luca ha concluso: “Ovviamente dobbiamo augurarci che cessi la stagione dei conflitti, in particolar modo quello del Medio Oriente che rischia di penalizzarci in maniera drammatica col blocco del traffico per il Canale di Suez».

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