Nell'anno nero delle nascite
al Sud tornano le culle

Nell'anno nero delle nascite al Sud tornano le culle
di Marco Esposito
Lunedì 30 Gennaio 2017, 16:50 - Ultimo agg. 17:24
2 Minuti di Lettura
C'è il bollino dell'Istat: il Mezzogiorno a sorpresa è tornato in positivo con il bilancio demografico. I dati del 2016 aggiornati a settembre mostrano per i mesi di agosto e settembre un saldo naturale positivo per la circoscrizione Italia Meridionale (Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria) e per il solo mese di settembre un saldo positivo nella circoscrizione Isole (Sicilia e Sardegna). Le altre tre circoscrizioni in cui l'Istat ripartisce l'Italia (cioè Nordovest, Nordest e Centro) registrano invece un saldo naturale negativo in tutti i mesi del 2016, ovvero i morti superano costantemente i nati, come del resto è ormai considerato inevitabile in un paese che invecchia e dove ci sono sempre meno coppie in età feconda. 

Il 2016, infatti, si conferma essere l'anno nero per le nascite in Italia, considerando sia i cittadini sia i residenti di altra nazionalità. Tuttavia, in un quadro che resta negativo, sono tornate a volare le colombe almeno nel Sud Italia, dato che fa scalpore visto che la denatalità negli ultimi anni aveva colpito in misura più forte proprio il Mezzogiorno.

Forse è presto per parlare di una inversione di tendenza, ma il segnale appare comunque interessante. Nel dettaglio, il mese di settembre ha visto un saldo naturale positivo soprattutto in Campania con 5.009 neonati e 3.946 decessi per cui il bilancio è positivo per 1.063 unità. Seguono con il segno più Sicilia (+363), Lazio (+298) e Puglia (+279). Il saldo naturale invece è stato particolarmente pesante, sempre nel mese di settembre 2016, in Piemonte (-986), Liguria (-743), Emilia Romagna (-524) e Toscana (-407).  In Campania segno negativo per le province di Avellino (-77) e Benevento (-24) e positivo per Salerno (+107), Caserta (+216) e soprattutto Napoli (+841).

Nel riepilogo nazionale, in Italia lo scorso settembre sono nati 44.603 bambini e sono decedute 46.280 persone con un saldo naturale in flessione di 1.677 unità, ventiquattresimo mese negativo consecutivo. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA