Mattarella: «Troppe e inaccettabili molestie alle donne. Mai dimenticare l'orrore di Giulia Cecchettin»

Il presidente della Repubblica: «Non esistono più barriere che limitino la creatività delle donne»

Alessandro Impagnatiello e Giulia Tramontano, il video del gender reveal del figlio. «In quel momento lui la stava già avvelenando»
Alessandro Impagnatiello e Giulia Tramontano, il video del gender reveal del figlio. «In quel momento lui la stava già avvelenando»
Venerdì 8 Marzo 2024, 12:36 - Ultimo agg. 9 Marzo, 18:06
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Al Quirinale oggi si celebra la Giornata Internazionale della Donna, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Come non ricordare le vittime nei tanti femminicidi, anche in giorni recenti - ha detto nel suo discorso -. Come non ricordare, per tutte, Gulia Cecchettin, la cui tragedia ha coinvolto nell'orrore e nel dolore l'intera Italia? Si è detto tante volte - anche in quei giorni - che occorre una profonda azione culturale per far acquisire a tutti l'autentico senso del rapporto tra donna e uomo: l'arte è un veicolo efficace e trainante di formazione e di trasmissione di valori della vita. Per questo, oggi, rendiamo omaggio ed esprimiamo riconoscenza al protagonismo artistico delle donne».

«Sono ancora frequenti, inaccettabili molestie, pressioni illecite nel mondo del lavoro, discriminazioni, così come da anni viene denunciato - continua Mattarella -.

Le donne, con la loro sensibilità e la loro passione, hanno dato e danno molto all'arte, alla letteratura, allo spettacolo, a ogni ambito della cultura. In Italia, hanno realizzato capolavori. Soltanto per ricordare qualche nome indimenticabile: da Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura, a Matilde Serao, Elsa Morante, Natalia Ginsburg. Da Alda Merini a Patrizia Cavalli. Da Carla Fracci a Eleonora Duse. Ad Anna Magnani. A Gae Aulenti. Donne di grande tempra, di sicuro e immenso talento, personalità che hanno percorso un cammino di emancipazione, favorendo la crescita libera e consapevole di tutte le altre donne, artiste o con altre vocazioni. È stata la rivoluzione della libertà femminile - "rivoluzione silenziosa" secondo la definizione dell'economista insignita del Nobel, Claudia Goldin - che ha avuto le donne come protagoniste e le ha condotte a sancire il diritto pieno alla parità, anche nel campo artistico».

«La rivelazione silenziosa per la libertà femminile»

«La nostra Costituzione afferma con efficace semplicità che "l'arte e la scienza sono libere". L'arte è libertà. Libertà di creare, libertà di pensare, libertà dai condizionamenti. Risiede in questa attitudine il suo potenziale rivoluzionario: e non è un caso che i regimi autoritari guardino con sospetto gli artisti e vigilino su di loro con spasmodica attenzione, spiandoli, censurandoli, persino incarcerandoli. Le dittature cercano in tutti i modi di promuovere un'arte e una cultura di Stato, che non sono altro che un'arte e una cultura fittizia, di regime, che premia il servilismo dei cantori ufficiali e punisce e reprime gli artisti autentici». 

«La rivoluzione silenziosa - ha proseguito il Capo dello Stato - continua anche ai nostri giorni. Sono sempre di più le donne scrittrici che scalano le classifiche di diffusione o che lavorano al vertice delle case editrici. Nel campo musicale sono in via di superamento le categorie che assegnavano ruoli o strumenti a seconda del genere, con validissime direttrici di orchestra e musiciste che suonano strumenti un tempo abitualmente riservati ai loro colleghi di genere maschile. Nel cinema e nel teatro aumenta il numero di registe e di produttrici, che firmano film o spettacoli con la loro peculiare impronta. Così nelle arti figurative, nell'architettura, nel design».

Un'artista si commuove davanti a Mattarella: «Emozionata perché le voglio bene»

«Mi scusi presidente sono emozionata perché le voglio bene», l'artista siciliana Etta Scollo, intervistata da Teresa Saponangelo durante la cerimonia per l'8 marzo al quirinale non nasconde l'emozione e saluta il presidente Mattarella prima di iniziare a suonare e cantare. In prima fila il presidente, seduto accanto alla figlia applaude e sorride. Accanto a Laura Mattarella sorride anche la premier Giorgia Meloni.

Meloni: «D'accordo su Mattarella su arte libera»

D'accordo col Presidente Sergio Mattarella che ha detto oggi, nel discorso al Quirinale per la festa della donna, che l'arte è libera e non va mai censurata? «Certo, sono d'accordo. Per questo non ho mai condiviso una certa censura che, per esempio, la sinistra italiana ha lungamente fatto di tutti quelli che non erano d'accordo con loro». Così la premier Giorgia Meloni, lasciando il Quirinale.

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