Chi è Bruno Valensise, il nuovo direttore dell'Aisi nominato da Meloni. Il mandato con decorrenza dal 19 aprile

È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi

Meloni nomina Valensise direttore dell'Aisi: il mandato con decorrenza dal 19 aprile
Meloni nomina Valensise direttore dell'Aisi: il mandato con decorrenza dal 19 aprile
Martedì 9 Aprile 2024, 12:18 - Ultimo agg. 10 Aprile, 07:05
4 Minuti di Lettura

Cambio al vertice dell'Aisi, occupato da 8 anni - un record - dal generale Mario Parente, più volte prorogato da governi di diverso orientamento. La scelta dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni è caduta su Bruno Valensise, che svolgeva il ruolo di vicedirettore del Dis. Gli toccherà un compito complesso, con la presidenza italiana del G7 ed i conflitti in corso, dall'Ucraina a Gaza, che hanno pesanti ricadute sulla sicurezza nazionale e sul rischio terrorismo.

C'è stata un'attenta valutazione da parte della premier, dell'Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano e degli altri ministri coinvolti su come procedere riguardo alla prima casella del sistema d'intelligence che andava a scadenza.

Parente ha rappresentato in questi anni un punto di riferimento solido per la sua esperienza ed il suo equilibrio. E sul tavolo si sarebbe affacciata anche l'ipotesi di un'ulteriore proroga del carabiniere (dal 2008 il direttore dell'Aisi proviene dall'Arma) per superare senza scossoni un anno particolarmente delicato, anche se la legge prevede un limite di mandato di 8 anni. Alla fine si è deciso per l'avvicendamento, come da calendario.

La nomina

L'altro nome in lizza era quello di uno dei due vicedirettori dell'agenzia per la sicurezza interna, Giuseppe Del Deo, generale dell'Esercito, per anni a capo del reparto economico-finanziario. Il governo ha scelto Bruno Valensise (si insedierà il 19 aprile), figura sicuramente gradita al sottosegretario Mantovano, col quale condivide la formazione giuridica. La quadra sul nome giusto è stata trovata nella maggioranza - tra FdI, Lega e Fi - dove ognuno ha di solito il proprio cavallo in corsa. Nelle scorse settimane i confronti si sono susseguiti e c'è stato quindi il semaforo verde. Per incarichi così pesanti si tiene inoltre conto del parere del Colle. E Valensise in questi anni è stato insignito di ben tre onorificenze da parte del presidente della Repubblica: cavaliere nel 2009, ufficiale nel 2013 e commendatore nel 2017. Il nuovo direttore, 53 anni, romano, torna all'Aisi per sedersi sulla poltrona più importante, dopo aver iniziato la sua carriera proprio al Sisde vent'anni fa, prima che con la riforma del 2007 il servizio assumesse la denominazione corrente.

Chi è

È passato successivamente al Dis, dove è stato prima direttore della Scuola di formazione dell'intelligence e poi, dal 2015 al 2019, direttore dell'Ufficio centrale per la segretezza. Nel 2019 è stato nominato vicedirettore. Ha un background giuridico, molto diverso, dunque, dal suo predecessore Parente che, prima di entrare nei servizi, da carabiniere si era distinto nelle operazioni contro la mafia ed il terrorismo. È laureato in Giurisprudenza, in Scienze politiche e in Scienze economiche e sociali, nonché dottore di ricerca in Diritto costituzionale. Ha conseguito l'abilitazione per l'esercizio della professione di avvocato. Una biografia che potrebbe preludere a cambiamenti nella gestione dell'Agenzia. Nei mesi scorsi, peraltro, era stato Mantovano a sottolineare la necessità di un restyling complessivo del comparto 007, che sconta sovrapposizioni e rigidità. Le altre due caselle dell'intelligence sono al momento saldamente occupate dall'ambasciatrice Elisabetta Belloni (Dis), in carica dal maggio del 2021 (e nominata anche sherpa per il G7/G20 da Meloni all'inizio dell'anno) e dal generale Giovanni Caravelli, dal maggio 2020.

Le prossime nomine

La prossima tornate di nomine negli apparati della sicurezza e militari dovrebbe riguardare l'Arma e lo Stato Maggiore della Difesa. L'attuale comandante generale dei Carabinieri, Teo Luzi, compirà 65 anni a novembre ed è in carica dal gennaio del 2021: tra i possibili successori si fanno i nomi di Salvatore Longo, comandante interregionale del Centro Italia e di Mario Cinque, capo di Stato Maggiore, con il primo favorito. Anche il capo di Stato Maggiore della Difesa, l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, finirà il suo servizio a novembre per assumere il ruolo di capo del Comando militare della Nato. Il suo erede - per una questione di turnazione con le altre forze armate - sarà un generale dell'Esercito: tra i candidati l'attuale capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Carmine Masiello, il comandante del Covi, Francesco Figliuolo, il Segretario generale della Difesa, Luciano Portolano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA