Meloni e il caso Uss: «Ci sono anomalie nella decisione dei giudici sui domiciliari, fare chiarezza». E sui migranti: «Obiettivo è eliminare la protezione speciale»

La premier in missione in Etiopia: «Materia complessa ma non ci sono divergenze»

Meloni e il caso Uss: «Ci sono anomalie nella decisione dei giudici sui domiciliari, fare chiarezza». E sui migranti: «Obiettivo è eliminare la protezione speciale»
Meloni e il caso Uss: «Ci sono anomalie nella decisione dei giudici sui domiciliari, fare chiarezza». E sui migranti: «Obiettivo è eliminare la protezione speciale»
Sabato 15 Aprile 2023, 11:35 - Ultimo agg. 17 Aprile, 09:55
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«Io ho come obiettivo l'eliminazione della protezione speciale, perché si tratta di un'ulteriore protezione rispetto a quello che accade al resto di Europa. C'è una proposta di maggioranza nel suo complesso, non è un tema su cui ci sono divergenze. È complessa ed è normale che ci siano diversi emendamenti». Lo dice la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a margine della missione in Etiopia parlando delle modifiche al dl migranti.

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La premier e il caso Uss

«Sicuramente il fatto è abbastanza grave, mi riservo quanto torno di parlarne col ministro Nordio per capire bene come sono andate le cose, sicuramente ci sono anomalie.

La principale anomalia credo sia la decisione della corte di appello di tenerlo ai domiciliari con motivazioni discutibili e di mantenere la decisione anche quando c'era una decisione sull'estradizione: quindi credo che il ministro abbia fatto bene ad avviare un'azione disciplinare e quindi bisogna fare chiarezza», ha quindi sottolineato durante il punto stampa.

Migranti, protezione spaciale: cosa è

Su questo tema «con Salvini abbiamo parlato un paio di settimane fa per capire se lavorare come iniziativa di governo o come iniziativa parlamentare sulla modifica del provvedimento», ha spiegato Meloni. «Alla fine abbiamo scelto di far lavorare i gruppi parlamentari ma non c'è divergenza sostanziale, c'è la volontà di lavorare insieme». 

Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno fatto spazio alla posizione della Lega sulla protezione speciale prevista per i richiedenti asilo.e alla loro crociata per abolirla completamente. I tre alleati di governo hanno infatti firmato un sub-emendamento al decreto migranti che si sta discutendo al Senato. Ed è lì che concentrano le mosse per archiviare la protezione speciale e restringere il più possibile i permessi di soggiorno per calamità e per cure mediche. Sarà anche anche più facile usare lo strumento delle espulsioni.

Meloni in Etiopia

Impegnata in una missione ad Addis Abeba, intato, la premier ha avuto al Palazzo nazionale una trilaterale con il primo ministro dell'Etiopia Abiy Ahmed Ali e appunto con il presidente della Somalia Hassan Sheikh Mohamud. Subito dopo, prima di concludere la missione, la visita all'istituto onnicomprensivo Galileo Galilei della capitale etiope, la più grande scuola italiana all'estero con circa 900 studenti.

Il centrodestra

«Io sono sempre stata convinta che la pluralità anche all'interno del centrodestra sia un arricchimento più che un problema. Il punto è la volontà di camminare insieme, quella volontà io la vedo fermo restando quella volontà ci sono anche sfumature diverse, questo è più facile oggi farlo con i partiti, quello che succederà domani nessuno è in grado di dirlo», sottolinea poi la premier.

Meloni e il Pnrr

«Non so dare una data precisa ma posso dire che noi rispettiamo le prescrizioni che ci vengono fornite» dall'Europa e «la prescrizione della Commissione Ue è agosto», aggiunge durante il punto stampa prima di lasciare Abeba a chi le chiede quando sarà presentato l'aggiornamento del Pnrr insieme al nuovo capitolo RepowerEu. «Non è un lavoro facile» e «per le modifiche del piano ci prendiamo il tempo che è necessario a ottenere il vero obiettivo, che non è fare i primi della classe e presentare una settimana prima il lavoro ma presentare un lavoro che ci consenta di spendere al meglio le risorse».

 

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