Stellantis, Calenda a Napoli: «Conte primo responsabile»

Il leader di Azione a Napoli insieme con Ettore Rosato

Carlo Calenda a Napoli con Ettore Rosato
Carlo Calenda a Napoli con Ettore Rosato
di Dario De Martino
Martedì 13 Febbraio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 14 Febbraio, 07:27
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Una mazzata a Giuseppe Conte sul caso Stellantis, ma anche un colpo a Giorgia Meloni sulla mancata programmazione per il Sud, dando ragione (ma non in toto) a Vincenzo De Luca nello scontro con il governo. E poi un augurio per le Europee all'ex alleato Matteo Renzi anche se «andremo separati». Eccoli i punti principali toccati da Carlo Calenda nella sua giornata napoletana. Arrivato in città insieme al vicesegretario Ettore Rosato, Calenda ha battezzato la nascita del primo gruppo in un consiglio regionale che unisce la sua Azione con «Per», il progetto politico lanciato dall'ex braccio destro di Renzi. Ma nel gruppo che nasce nel consiglio regionale campano ci sta pure un esponente di Più Europa. Un segnale, o forse un auspicio, per un'intesa alle Europee. 

Ma andiamo con ordine, partendo da ciò che ha fatto più rumore: le parole del leader di Azione sulla vertenza Stellantis con un duro attacco a Conte: «Faccio questa battaglia in splendida solitudine dal giorno in cui Conte ha dato a Elkann una garanzia di 6,3 miliardi per pagarsi un dividendo di 2,9 miliardi in Olanda.

Dovrebbe spiegare come è stato possibile farlo senza avere garanzie sull'occupazione e la tenuta delle fabbriche. È il maggior responsabile di una cosa assolutamente irrazionale». E sull'incontro tra il leader del M5S e il segretario della Cgil scherza: «Se ha fatto breakfast con Landini siamo contenti, spero che il cornetto fosse buono». 

Tema particolarmente caldo, però, è lo scontro che imperversa tra il governatore campano Vincenzo De Luca e il governo a proposito di autonomia e fondi sviluppo e coesione. «Non sono interessato alle sfide social ma alla sostanza e De Luca ha perfettamente ragione. L'esecutivo non ha un'idea di politica per il Sud. Se la manifestazione che ha indetto De Luca per venerdì rivendica questo, è giusta», dice. Sui due temi di scontro, però, le idee sono diverse. Pieno l'appoggio al governatore sui fondi sviluppo e coesione: «Il governo non può passare le giornate a polemizzare senza fare le cose che andrebbero fatte». Diversa la questione relativa all'autonomia differenziata: «Non è pericolosa per il Sud. È un totale bluff, non esiste. È stata fatta per dare un contentino a Salvini in vista delle Europee in cambio dell'appoggio al premierato. Non ci sarà nessuna autonomia». Bene ricordare che Azione si è astenuta in occasione dell'approvazione del provvedimento in Senato. E su questo tema, il commissario regionale di Azione Giuseppe Sommese ha rivolto un appello al suo leader nazionale: «Si faccia battaglia per eliminare dal provvedimento i contratti integrativi per medici, infermieri e insegnati. Sarebbero un disastro per il Sud». Qualche ambiguità resta pure sulla questione terzo mandato. Se in precedenza Calenda aveva espresso dubbi sulla questione, ieri, nel confermare il sostegno a De Luca, ha spiegato: «Per quello che ho capito io, il terzo mandato ci sarà dopo le elezioni europee e bisognerà vedere se il governo avrà la forza di annullarlo. Secondo me non avrà la forza di farlo, quindi ci sarà e De Luca correrà».

Infine Calenda attacca il governo sulla Zes unica e rivendica il lavoro sul tema fatto dalla presidente di Azione ed ex ministro del Sud Mara Carfagna. A questo proposito, la sua assenza, come quella degli altri esponenti non napoletani di Azione, si è notata. Le frizioni tra l'anima salernitana e quella napoletana del partito, evidentemente, restano. Altro piccolo retroscena è la chiacchierata, poco prima di partecipare alla conferenza stampa, che Calenda ha avuto con il leader dell'opposizione in consiglio regionale Stefano Caldoro. I due sono legati da una vecchia amicizia. «Ma sul giudizio dell'operato del ministro Fitto non siamo d'accordo», precisa l'ex presidente della Regione Campania. Rosato, invece, appoggia De Luca nella battaglia sui fondi sviluppo e coesione: «Meloni farebbe bene ad accogliere le istanze e sbloccare rapidamente queste risorse».

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Non manca, ovviamente, il tema elettorale. Le elezioni europee che si avvincano sempre più. Calenda augura «il meglio» a Renzi, che va verso l'alleanza con Mastella e Cuffaro. «Per fortuna saranno strade separate». Mentre Rosato lancia la sfida l'ex alleato: «Noi faremo la nostra strada che è una strada diversa. Vediamo chi farà meglio, sono convinto che Azione farà un grande risultato». Calenda e Rosato, ora, puntano sull'alleanza con +Europa. E in Campania nasce proprio il primo esperimento di alleanza. Sommese, Raffaele Pisacane, Pasquale Di Fenza e Salvatore Aversano (ex diamaiano che ha ufficializzato ieri la sua adesione) formeranno il nuovo gruppo in rappresentanza di Azione e Per. Ma nel gruppo c'è anche Giuseppe Cirillo, ex M5S e oggi espressione in Campania di Più Europa. Un buon auspicio per un'intesa elettorale. 

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