Covid, problemi cardiaci e polmonari dopo la guarigione: affetto 1 paziente su 5

Covid, tra i contagiati 1 su 5 ha problemi cardiaci e polmonari entro un anno
​Covid, tra i contagiati 1 su 5 ha problemi cardiaci e polmonari entro un anno
Mercoledì 25 Maggio 2022, 20:01 - Ultimo agg. 27 Maggio, 10:02
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Chi ha contratto il Covid ha maggiori probabilità di avere problemi di salute sucessivi, come embolie polmonari, problemi cardiaci e problemi mentali. Lo conferma un nuovo rapporto dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) negli Stati Uniti che evidenzia come tra gli adulti statunitensi di under - 65 che hanno avuto COVID-19, circa uno su cinque ha sviluppato successivi problemi di salute. Tra le persone over 65 la ffrequenza è anche maggiore: 1 su 4.

La ricerca 

Lo studio è stato condotto su 350.000 adulti statunitensi che sono risultati positivi al Covid.

Il team di scienziati ha monitorato se a distanza di un anno dall'infezione hanno sviluppato na delle 26 condizioni legate alla malattia post-COVID-19, tra cui malattie cardiache, problemi respiratori, asma, malattie renali, condizioni neurologiche , diabete e condizioni di salute mentale. Lo stesso tipo di monitoraggio è stato portato avanti su un campion edi 1,2 milioni di americani che invece non avevano avuto il Covid. Dal confronto è emerso che chi aveva avuto il virus aveva una frequenza più alta di manifestazione di uno dei 26 sintomi.

Chi ha avuto il Covid ha il doppio di possibilità di avere un'embolia polmonare

I rischi maggiori riguardavano soprattutto lo sviluppo di sintomi respiratori ed embolie polmonari, un tipo coagulo di sangue che può portare a mancanza di respiro e dolore toracico. Le persone che avevano avuto COVID-19 avevano circa il doppio delle probabilità di sviluppare entrambe le condizioni. Queste condizioni possono essere gravi o debilitanti e alcune persone a causa del Long Covid hanno dovuto anche lasciare il proprio lavoro.

 

I limiti della ricerca

Lo studio ha alcuni limiti tecnici: non distingueva tra vaccinati e non vaccinati. Inoltre la raccolta dei dati è durata solo fino a novembre 2021, quindi non tiene traccia delle nuove varianti Omicron. 

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