Covid, la nuova variante Bythos arriva anche in Italia: individuati i primi casi. Cosa sappiamo

Una nuova variante fa scattare l'allarme dell'OMS: XBF è monitorata costantemente

Covid, la nuova variante Bythos arriva anche in Italia: individuati i primi casi. Cosa sappiamo
Covid, la nuova variante Bythos arriva anche in Italia: individuati i primi casi. Cosa sappiamo
di Niccolò Dainelli
Martedì 7 Marzo 2023, 19:55 - Ultimo agg. 20:15
4 Minuti di Lettura

L'Organizzazione Mondiale della Sanità l'ha riconosciuta a tutti gli effetti come nuova variante Covid da monitorare con cura. XBF, a cui è stato dato il nome Bythos, preoccupa perché è la nuova arrivata del ceppo del virus Omicron, il più temuto degli ultimi anni. 

Leggi anche > Inchiesta Covid, «Speranza era nel pallone», «Tamponi a tutti? Una c***ata». Le chat degli esperti a febbraio 2020

La nuova variante

Da inizio pandemia da Coronavirus si sono succedute diverse varianti che hanno preoccupato i virologi di tutto il mondo. Fra tutte la Omicron (scoperta in Sudafrica alla fine del 2021 e caratterizzata da una significativa presenza di mutazioni), ha dato vita a molteplici sottovarianti, figlie dello stesso ceppo, e responsabili delle attuali ondate di contagi. Sono sottovarianti note per la spiccata trasmissibilità e l'elusività agli anticorpi neutralizzanti, sia quelli innescati da una precedente infezione naturale che quelli indotti dal vaccino anti Covid, attualmente ancora estremamente prezioso nella protezione dal virus. E adesso sotto i riflettori dell'OMS è finita la nuova variante XBF «Bythos» (Bito), così chiamata per omaggiare la creatura immaginaria ittiocentauro, dotata di busto da essere umano, zampe da cavallo e coda da pesce. Una nuova minaccia costantemente sotto la lente di ingrandimento degli epidemiologi, che ne valutano i trend e la crescita nei diversi Paesi.

Dove è nata

Bythos fu individuata la prima volta il 27 luglio dello scorso anno e, dopo essere rimasta sotto traccia, ha iniziato a manifestarsi in alcuni Paesi. In Australia, ad esempio, nello Stato di Victoria ha provocato una significativa ondata di ricoveri per Covid.

Si ritiene che Bythos sia emersa proprio in quelle zone. E adesso sta circolando in modo significativo anche nel Nuovo Galles del Sud e in altri Stati dell'Australia meridionale. Alla metà del mese scorso rappresentava il 12% delle sequenze registrate dagli esperti australiana. Oltre 100 sequenze sono state depositate anche in Nuova Zelanda, Danimarca, Regno Unito, Stati Uniti, Svezia e Austria.

Cosa sappiamo

XBF è una variante ricombinante figlia di BA.5.2.3 e CJ.1. Come spiegato dall'OMS presenta le stesse mutazioni di Omicron 5 (BA.5) più le seguenti: S:K147E, S:W152R, S:F157L, S:I210V, S:G257S, S:G339H, S:R346T, S:G446S, S:N460K, S:F486P, S:F490S. Sono tutte localizzate sulla proteina S o Spike, il gancio biologico che il coronavirus SARS-CoV-2 sfrutta per legarsi al recettore ACE-2 delle cellule umane, rompere la parete cellulare, inserire l'RNA virale e innescare il processo di replicazione che determina la malattia (COVID-19).

Bythos in Italia

Ad oggi non è possibile affermare se Bythos sia più elusiva o trasmissibile delle altre varianti, o addirittura che possa causare una malattia più grave, per questo l'OMS monitora con attenzione la situazione in attesa di sviluppi. La stessa organizzazione nell'ultimo bollettino riguardante 60mila sequenze registrate tra il 30 gennaio e il 28 febbraio scorsi, ha affermato che i ceppi combinati di Omicron, da cui deriva Bythos, rappresentano il 41,8% del totale, 32,6% riguardante la variante Kraken, mentre solo l'1,2% per Bythos. Numeri che al momento non allarmano gli esperti, che tuttavia mantengono alta l'attenzione soprattutto dovesse emergere una forte trasmissibilità di questa variante. In Italia al momento Bythos rappresenta lo 0,82% delle sequenze rilevate, con 31 casi accertati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA