Dopo la truffa dell'anello di Cartier dalla Cina, arriva quella della sciarpa Burberry da Hong Kong: non si ferma la frode orientale ai danni della signora residente in zona Balduina, a Roma. Un altro pacchetto è stato consegnato oggi, 29 dicembre, sempre a casa e sempre da un corriere delle Poste. La saga delle griffe false, dunque, prosegue inesorabile.
Nonostante la denuncia e il blocco della carta di credito, la signora Giulia M. dopo pranzo, è di nuovo incappata in un'amara sorpresa. Evidentemente da quella carta, prima di Natale, si è agganciato un sito cinese in grado di dar vita a prelievi forzati. Mentre con l'arrivo dell'anello Cartier (finto) la doppia truffa era stata di 250 euro, stavolta a leggere la cifra c'è da rimanere scioccati: 3.980 dollari. Naturalmente la cifra è farlocca, non risulta nessun ordine di questo tipo e nemmeno di una cifra così folle.
La sciarpa, una classica fantasia Burberry incartata dentro una busta gialla, è sicuramente non originale. «Mi sembra assurdo, impossibile - racconta ancora Giulia, che abita sopra piazza Giovenale - sono 2 giorni che perde tempo e denaro dietro questa vicenda. Ora sto tornando di nuovo al commissariato di polizia di Monte Mario per sporgere denuncia». Anche in questo caso il mittente è cinese, tale Quenjinling, ma la busta riporta dietro dei timbri di Hong Kong.
La carta è comunque è stata bloccata, stamattina la signora si è recata presso la sua banca per ulteriori accertamenti. «Speriamo che venga avviata un'indagine seria per capire se ci sono altre persone truffate come me, non lo auguro davvero», conclude la donna, 47 anni.
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