Saranno pure considerati il futuro perché ecologici, economici e poco ingombranti. Ma a Roma sono pericolosissimi. E anche se la nuova legge gli permette di circolare su tutte le strade, non più soltanto su quelle in cui vige il limite di 30 km/h, a far paura è la guida “selvaggia”. E sì perché la strafottenza di chi sfreccia sui marciapiedi, sulle corsie preferenziali, in tangenziale e perfino in autostrada non ha più limiti. Così come è accaduto la scorsa notte sulla A24 (più precisamente sul tronchetto Roma-L’Aquila) quando, poco dopo le 22, diversi automobilisti, in curva e sotto la galleria, si sono trovati davanti, sulla corsia di destra, una persona che con tutta tranquillità era alla guida di un monopattino a una velocità che, ovviamente, non ha nulla a che vedere con quella delle auto, soprattutto in autostrada.
Monopattini elettrici, a Milano oltre 150 incidenti in tre mesi. In 136 casi necessario il soccorso medico
In strada senza regole: «Sale il rischio incidenti», il blitz nel decreto semplificazioni
Il RACCONTO
«Una follia - si sfoga Mario C., uno degli automobilisti in sosta nell’area di servizio subito dopo la galleria, ancora incredulo - Ho lasciato la tangenziale Est, mi sono immesso sulla A24, il primo tratto è in discesa, poi c’è una leggera curva sotto il tunnel, e non c’è nemmeno la corsia d’emergenza. All’improvviso spunta quella persona in monopattino: cinque o sei macchine hanno fatto a malapena a evitarlo. Ci sono state frenate pericolose, e quello non si è nemmeno scomposto. Poteva succedere una tragedia». Era già successo a luglio. Un ragazzo, zainetto in spalla, in pieno giorno, era stato ripreso da un automobilista mentre scorrazza nel tratto urbano dell’autostrada (sempre la A24) in prossimità dello svincolo con il Grande Raccordo Anulare. E ogni volta è sempre peggio. Come se fosse una gara a chi fa la cosa più pericolosa: prima sul Gra, poi in due su Lungotevere, adesso in monopattino (di notte) sull’A24, rigorosamente senza casco, e con le macchine che gli sfrecciano accanto a tutta velocità.Le regole ci sono ma in pochi le rispettano, e quelli che non lo fanno penalizzano tutti gli altri che vogliono godersi questa nuova forma di mobilità. Questa estate, durante una corsa notturna tra monopattini, una ragazza era stata investita all’altezza del Colosseo. Per non parlare di quelli che si schiantano al suolo alla prima buca che incontrano, o quelli che sfrecciano sul marciapiede tra i passanti infuriati. «È un continuo - si sfoga Alessia che lavora in via del Corso - bisogna fare lo slalom per arrivare a lavoro. Non solo li parcheggiano come vogliono nei punti più assurdi, persino al centro del marciapiede, ma devi stare davvero attento a non farti investire, perché tanto a loro non gli importa. I turisti poi non conoscendo la città, fanno ancora peggio se possibile».