Con un’indagine lampo i carabinieri hanno chiuso la caccia al maniaco che aveva molestato due giovanissime ragazze a bordo di un bus. Le violenze si sono consumate in due distinte occasioni sulla linea 058, tra Tor Vergata e Ponte Mammolo. L’uomo, uno straniero di origini africane di 31 anni e senza fissa dimora, è stato rintracciato e arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di minori. A inchiodarlo sono state le stesse vittime durante un confronto all’americana: non hanno avuto dubbi quando i militari della stazione di Tor Bella Monaca hanno mostrato loro le foto.
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LE INDAGINI
Per due volte era salito a bordo del bus e approfittando della calca si era avvicinato alle vittime - di 17 anni - per poi tentare di palpeggiarle e molestarle. Per due volte le vittime, entrambe studentesse, sono poi corse subito dai carabinieri fornendo una descrizione sempre più accurata del molestatore che le aveva puntate. I militari hanno quindi organizzato una fitta rete di controlli alla fermata dell’autobus. Vestiti in borghese per non attirare l’attenzione, con il supporto di due macchine, lo hanno individuato e pedinato. Hanno perciò raccolto tutti gli elementi confrontandoli con quanto riferito dalle vittime. Una volta avuta la conferma, hanno proceduto con un secondo sopralluogo.
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LE PROVE SCHIACCIANTI
Ora i carabinieri stanno eseguendo ulteriori accertamenti incrociando i dati con altre denunce analoghe registrate in zona. Il sospetto è infatti che già in precedenza possa aver avvicinato e aggredito sessualmente le ragazze a bordo dei bus di linea della zona tra Tor Bella Monaca e Ponte Mammolo. Intanto, dai primi riscontri è emerso che a suo carico c’erano già dei precedenti.
L’ARRESTO
L’ultima denuncia delle ragazze era stata registrata alla fine del mese di ottobre. Quindi il blitz e il fermo eseguito nel giro di appena 24 ore. Alla vista dei carabinieri il maniaco non ha opposto alcuna resistenza. Alle insistenti domande degli investigatori non ha però fornito alcuna risposta avvalendosi della facoltà di non rispondere. Un’inchiesta finita in Procura. Quindi il molestatore dopo la notifica dell’ordinanza a suo carico, è stato portato nel carcere di Regina Coeli dove, a seguito dell’interrogatorio di garanzia il Gip, alla luce dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dai carabinieri, ne ha confermato la custodia in carcere.
Ma le indagini appunto, restano aperte: gli investigatori ora stanno procedendo con il confronto con segnalazioni e denunce depositate nei giorni precedenti negli uffici della stazione di Tor Bella Monaca.
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