Noi come le aragoste, osannate e poi cotte

La mostra di Philip Colbert a San Martino: "The lobster empire"

La di Philip Colbert inaugurata ieri a San Martino: "The lobster empire",
La di Philip Colbert inaugurata ieri a San Martino: "The lobster empire",
di Raffaella R. Ferré
Sabato 22 Aprile 2023, 10:33
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In "Considera l'aragosta", David Foster Wallace si chiede: «È giusto bollire una creatura viva e senziente solo per il piacere delle nostre papille gustative?». Lo scrittore, visitato un festival dedicato al crostaceo, s'interrogava su questioni etiche descrivendo il rumore delle chele dell'animale disperato contro il coperchio del pentolone. Mi è tornato in mente pensando alla mostra di Philip Colbert inaugurata ieri a San Martino: "The lobster empire", l'impero delle aragoste, per l'appunto. Sculture dalle fattezze di cartone animato: sullo slargo da cui si vede tutta Napoli c'è l'aragosta-banana, cactus, fiore omaggio a Murakami e una con in testa la corona e intorno al collo un orinatoio omaggio a Duchamp 

Per l'artista "figlioccio di Warhol", la bestiolina dei fondali marini è una sorta di alter-ego: ne ha così a cuore le sorti da aver destinato una somma a favore del loro benessere.

Ritorna, dunque, il tema della sostenibilità etica e ambientale. Sarebbe interessante, a questo punto, estenderlo anche a noi. Turismo, narrazioni, eventi, successi: la stagione continua a vederci protagonisti. Quasi non si ricorda il tempo in cui, proprio come per le aragoste, la nostra polpa era poco apprezzata nell'Ottocento, scrive Wallace, era cibo per poveri e detenuti . Ma tutto questo ha il suo prezzo. Non so se siamo noi le aragoste o lo è il nostro vivere quotidiano, ma sarebbe importante controllare che non vi siano, pronti, fuochi accesi e pentoloni.

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