Stadio Maradona, tempo di decidere: gli Europei non attendono

Le pagelle della settimana di Vittorio Del Tufo

Lo stadio Maradona
Lo stadio Maradona
di Vittorio Del Tufo
Sabato 17 Febbraio 2024, 08:44 - Ultimo agg. 18 Febbraio, 15:09
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Il progetto dello stadio

Entro il 2026 (e il 2026 è domani, avverte il ministro dello Sport Abodi) bisogna consegnare il piano di fattibilità tecnico e finanziario per il restyling dello stadio Maradona, necessario per consentire all’impianto di Fuorigrotta, sulla base dei parametri UEFA, di ospitare gli incontri di calcio degli Europei 2032. Speriamo che la sveglia suoni per tutti: al netto delle voci, e delle ricerche fuori città, il Maradona sembra destinato a restare la casa degli azzurri. Nessun trasloco, ma da parte del club occorre un progetto definitivo da presentare al Comune: l’obiettivo è una concessione di 50 anni per poi passare alla cessione definitiva dell’impianto. Il tempo della melina è finito

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Capodimonte, i tormenti di Schmidt

Qualcuno aiuti il nuovo direttore di Capodimonte a sciogliere i dubbi che sembrano dilaniarlo.

Guidare uno dei musei più importanti del mondo o correre per il centrodestra alla carica di sindaco di Firenze? Eike Schmidt non scioglie la riserva e per adesso, più che alla Flagellazione di Caravaggio, sembra interessato alla flagellazione del sindaco (in carica) del capoluogo toscano. «Nardella? Lui conosce le periferie di Firenze come io conosco la Lapponia». Forse è arrivato il momento di prendere una decisione, caro direttore: Capodimonte avrà tanti difetti, ma non è un taxi sul quale salire o scendere al volo.  

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Geolier testimonial della città

Il rispetto che tutti dobbiamo alla mamma di Giogiò, alla sua storia, alla sua sofferenza, non ci ha impedito di provare sorpresa per le sue parole di «indignazione» nei confronti del sindaco, “colpevole” di aver consegnato al trapper Geolier una targa ricordo del Comune «dimenticando di premiare anche Giovanbattista Cutolo e sua madre». Non crediamo che il sindaco abbia dimenticato il giovane musicista assassinato a piazza Municipio; chi potrà mai dimenticare il suo sorriso spalancato sul mondo, e la mano assassina che gliel’ha spezzato? E su Geolier - fischiato a Sanremo nonostante il 60% del voto popolare e da molti considerato, con una certa spocchia, espressione di modelli devianti - crediamo che Manfredi abbia usato le parole giuste: «Abbiamo bisogno di testimonial come lui per parlare al grande popolo dei giovani e mandare loro messaggi positivi»

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L'addio a un maestro

Con Vincenzo Siniscalchi scompare uno degli ultimi eredi della grande tradizione forense napoletana. Ma anche un uomo dalle mille curiosità che interpretava la civiltà giuridica come espressione di valori più alti, e universali: un umanesimo del diritto che, come ha raccontato bene Gigi Di Fiore sul Mattino, lo spingeva sempre a mostrare comprensione e umanità per la storia e la sofferenza di chi aveva di fronte. Non sono solo gli avvocati napoletani ad aver perso un Maestro

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