Abbandona il cane in montagna,
rintracciato attraverso il microchip

Abbandona il cane in montagna, rintracciato attraverso il microchip
di Nicola Sorrentino
Venerdì 6 Agosto 2021, 09:28 - Ultimo agg. 14:31
2 Minuti di Lettura

Scoperto e denunciato, dopo aver abbandonato un cane per strada. L'operazione è stata condotta dalla sezione Ambiente della Polizia Municipale di Cava de' Tirreni, che ha denunciato alla Procura di Nocera Inferiore l’intestatario e la detentrice di fatto di un cane di razza meticcia abbandonato sui monti tra Pellezzano e Cava de’ Tirreni. I fatti risalgono al mese di giugno scorso, quando il servizio di Veterinaria dell’Asl comunicava alla Polizia Locale cavese il ritrovamento, ai confini tra Cava de’ Tirreni e Pellezzano, di un cane maschio, mantello nero, di circa cinque anni, in stato di abbandono, malnutrito, in condizioni di salute critiche, e ricoverato presso il servizio Veterinario dell’Asl di Nocera Inferiore.

Dalla lettura del microchip si era potuto risalire facilmente, grazie alla banca dati regionale, all’intestatario del cane, un uomo di Cava de' Tirreni, di 56 anni, che non avendo risposto alla comunicazione inviata dall’Asl era stato rintracciato dagli agenti della sezione Ambiente della Polizia Locale, Della Rocca, Tramontano e Di Martino, che gli hanno notificato la notizia di reato per abbandono di animale domestico.

Insieme all'uomo è stata denunciata anche una donna che, come raccontato dall’intestatario del cane, era la custode di fatto del cane insieme alla figlia che, minorenne, aveva adottato l’animale. «Un fatto da condannare senza riserve - afferma l’assessore alla Polizia Municipale, Germano Baldi - Avere un animale domestico è, a tutti gli effetti, come avere un nuovo componente della famiglia e come tale deve essere trattato. Chi non ha ben chiaro questo vincolo eviti di assumersi tali responsabilità. Se per qualsiasi motivo non si è più in condizione di sostenerlo con amore e dignità, ci sono organizzazioni ed enti a cui rivolgersi. Abbandonarlo è un reato grave, penale, duramente perseguito, oltre che una cattiveria umana inaudita».

© RIPRODUZIONE RISERVATA