Abusivismo edilizio, reati in aumento
sulla costa da Amalfi e Castellabate

Abusivismo edilizio, reati in aumento sulla costa da Amalfi e Castellabate
di Petronilla Carillo
Giovedì 25 Marzo 2021, 06:40 - Ultimo agg. 20:05
4 Minuti di Lettura

È la costa la più violentata. Dalla Divina al Cilento, il mattone selvaggio la fa da padrone. E lo fa in due territori vincolati: l’uno dalle norme regionali dettate dalle condizioni del terreno dissestato, l’altro da divieti dell’Ente Parco e della Soprintendenza archeologica. Sono di ieri gli ultimi due interventi: la denuncia di un uomo che ha realizzato una terrazza a Positano, senza alcuna autorizzazione, e quello di un ristorante in ristrutturazione ed ampliamento all’interno dell’area archeologica di Paestum, in via Tavernelle. In entrambi i casi sono scattate denunce e sequestri. Ma sono soltanto l’ultimo esempio di una vasta attività di controllo disposta dal comando provinciale di Salerno, agli ordini del colonnello Gianluca Trombetti, e coordinata dalla procura. 

Dal 2018 al 2020 ad un incremento dei controlli da parte dell’Arma è corrisposto un aumento dei reati di abusivismo edilizio abbastanza importante.

Basti pensare che si è partiti nel 2018 con 400 verifiche che hanno prodotto 300 rilevazioni di abusi e si è giunti al 2020 con 450 controlli e circa 380 illeciti accertati. I dati più importanti, in Costiera amalfitana, da sempre nel mirino degli investigatori ma negli ultimi due anni colpita anche da importanti episodi franosi che hanno riportato alla luce il problema. Anche in questa circostanza parlano i numeri. Nei primi due mesi dell’anno in corso, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nella sola Costiera amalfitana c’è stato un incremento di abusi edilizi del 35%. Tradotto in operazioni giudiziarie, 12 sequestri tra gennaio e febbraio 2021 rispetto ai sette dello stesso bimestre del 2020. E non meno «importanti» i numeri a livello provinciale: tra il 2018/2019 l’incremento dell’abusivismo edilizio era del 5%, nel 2019/2020 ha quasi raggiunto la soglia del 7%. Riportando questi stessi dati in Costiera, nel solo 2020 i carabinieri della compagnia di Amalfi, agli ordini del capitano Umberto D’Angelantonio, hanno denunciato 260 persone ed effettuato 234 controlli, qualcuno anche con esito negativo. Nel 2018 le persone denunciate furono solo 168 su 180 verifiche, l’anno successivo 196 su 194 controlli. «Questi reati “minori” determinano un velato e lento degrado del territorio - spiega il colonnello Trombetti - L’Arma, avvalendosi anche delle specialità di cui dispone, come i Carabinieri forestali, carabinieri Tutela Ambiente, Nucleo Ispettorato del Lavoro ha dato forte impulso al contrasto dell’abusivismo edilizio. I risultati sono tangibili e interessano territori come la Costiera Amalfitana e Cilentana, ma si apprezzano anche in zone meno “appetibili” come Montecorvino Rovella, Montesano sulla Marcellana e, non a caso, l’Agro nocerino-sarnese». Quindi prosegue: «Il fenomeno dell’abusivismo edilizio, in particolare quando connesso con la violazione delle norme ambientali, idrogeologiche e paesaggistiche, rientra tra le priorità di contrasto dell’Arma, sempre attenta alla tutela del territorio e, di conseguenza, alla protezione degli interessi diffusi della collettività». 

Video

Passando dalla Costiera amalfitana a quella cilentana cambiano anche le tipologie di reato. Se nella Divina si effettuano spesso interventi fai da te, con assenza totale di autorizzazioni e di tecnici, in quella cilentana è stato registrato un caso in cui era stata data una attestazione di compatibilità ambientale non vera proprio dall’ufficio tecnico comunale. È accaduto a Santa Maria di Castellabate (nella foto) in area protetta dall’Ente Parco del Cilento e Vallo di Diano. I titolari di un campeggio hanno pensato bene di «allargare» la propria struttura e creare servizi accessori sulla spiaggia in violazione di qualsiasi norma. È accaduto in zona Lago e la struttura sequestrata dagli uomini del capitano Fabiola Garello, era di oltre 500 metriquadrati. Quattro, in quella circostanza, le persone denunciate. Uno dei casi più eclaatanti im Costiera amalfitana, invece, è stato agli inizi del mese di marzo, il sequestro di un’area di circa 150 metri quadrati oggetto di opere totalmente abusive: sbancamento di terreno, terrazzamenti, scalinate e passaggi pedonali oltre ad una casetta prefabbricata in legno che ospitava animali. Il proprietario dell’area è stato denunciato. Proprio a luglio dello scorso anno tra Praiano e Positano si verificarono una serie di frane a mare a causa di lavori abusivi ad alcune ville della zona.

© RIPRODUZIONE RISERVATA