È la costa la più violentata. Dalla Divina al Cilento, il mattone selvaggio la fa da padrone. E lo fa in due territori vincolati: l’uno dalle norme regionali dettate dalle condizioni del terreno dissestato, l’altro da divieti dell’Ente Parco e della Soprintendenza archeologica. Sono di ieri gli ultimi due interventi: la denuncia di un uomo che ha realizzato una terrazza a Positano, senza alcuna autorizzazione, e quello di un ristorante in ristrutturazione ed ampliamento all’interno dell’area archeologica di Paestum, in via Tavernelle. In entrambi i casi sono scattate denunce e sequestri. Ma sono soltanto l’ultimo esempio di una vasta attività di controllo disposta dal comando provinciale di Salerno, agli ordini del colonnello Gianluca Trombetti, e coordinata dalla procura.
Dal 2018 al 2020 ad un incremento dei controlli da parte dell’Arma è corrisposto un aumento dei reati di abusivismo edilizio abbastanza importante.
Passando dalla Costiera amalfitana a quella cilentana cambiano anche le tipologie di reato. Se nella Divina si effettuano spesso interventi fai da te, con assenza totale di autorizzazioni e di tecnici, in quella cilentana è stato registrato un caso in cui era stata data una attestazione di compatibilità ambientale non vera proprio dall’ufficio tecnico comunale. È accaduto a Santa Maria di Castellabate (nella foto) in area protetta dall’Ente Parco del Cilento e Vallo di Diano. I titolari di un campeggio hanno pensato bene di «allargare» la propria struttura e creare servizi accessori sulla spiaggia in violazione di qualsiasi norma. È accaduto in zona Lago e la struttura sequestrata dagli uomini del capitano Fabiola Garello, era di oltre 500 metriquadrati. Quattro, in quella circostanza, le persone denunciate. Uno dei casi più eclaatanti im Costiera amalfitana, invece, è stato agli inizi del mese di marzo, il sequestro di un’area di circa 150 metri quadrati oggetto di opere totalmente abusive: sbancamento di terreno, terrazzamenti, scalinate e passaggi pedonali oltre ad una casetta prefabbricata in legno che ospitava animali. Il proprietario dell’area è stato denunciato. Proprio a luglio dello scorso anno tra Praiano e Positano si verificarono una serie di frane a mare a causa di lavori abusivi ad alcune ville della zona.