Pensavano di rilassarsi facendo colazione al termine di una nottata di lavoro. Mai avrebbero immaginato che quella serata, andata tutto sommato bene, potesse concludersi al pronto soccorso dell'ospedale perché accoltellati da una mano (forse) sconosciuta. È quanto accaduto intorno alle 6 di ieri mattina a due addetti alla security di un locale che si trova nei presso dello stadio Arechi.
I due uomini, rispettivamente di 35 e 45 anni, per fortuna stanno bene: uno è stato ferito alla gamba ed è stato necessario un intervento di vascolarizzazione, l'altro al braccio. Quest'ultimo ha una ferita definita «importante» dai sanitari dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ma non è in pericolo di vita. I due colleghi avevano pensato bene di fare colazione prima di ritirarsi a casa a dormire, in un bar del parco Arbostella. Come spesso facevano, del resto, per scaricare adrenalina e rilassarsi dopo una serata davanti al locale. È stato qui che a sorpresa sono stati accoltellati. Più di due gli aggressori, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri della compagnia Salerno (agli ordini del maggiore Antonio Corvino e del tenente Manlio Malaspina). Anche se le due vittime non hanno saputo fornire indicazioni utili sugli accoltellatori. Le indagini sono partite immediatamente, con l'aiuto dei filmati delle telecamere di sicurezza sia della strada del bar e sia del locale dove i due buttafuori lavorano per individuare i volti di quei ragazzi con i quali i due addetti alla security possono aver fatto discussioni.
Nessuna ipotesi investigativa è al momento esclusa dagli investigatori anche se la pista seguita è quella di una aggressione legata, con molta probabilità, alla loro attività del sabato sera. I carabinieri ritengono che possa trattarsi di qualche ragazzo, o gruppo, che è stato «richiamato» dai due al quale è stato impedito di entrare nel locale, o anche è stato allontanato. Insomma, una vendetta per uno smacco subito. E l'azione criminale, viste anche le ferite riportate, è quasi sicuramente opera di qualche ragazzino «vendicativo».
È comunque un quadro allarmante quello che viene fuori dall'ennesimo sabato notte macchiato dal sangue. E, ancora una volta, l'uso da parte dei giovani di coltelli rappresenta la conferma del fatto che ormai, quando si esce la sera si porta con sè un'arma, spesso acquistata anche su internet. Una violenza gratuita che da tempo si sta manifestando in città e che vede protagonisti, appunto, sempre più ragazzi di giovane età e di qualsiasi estrazione sociale. Piccoli bulli, aspiranti criminali, senza coscienza e che rendono i futili motivi il movente per aggressioni sanguinose. E così spesso un momento di svago diventa occasione per dare sfogo alla violenza gratuita. Per questo motivo, qualche anno fa, a Vietri, fu ucciso un ragazzo che aveva preferito andare via piuttosto che tirarsi una questione con un gruppo di giovani criminali.