Vogliono portare la salma a casa, infermiere aggredito a Nocera Inferiore

Dopo aver appreso del decesso del proprio parente, trasferito nella sala morgue dell’Umberto I, i familiari avrebbero richiesto di trasferirlo a casa. Una circostanza che non è permessa per legge.

L'ospedale Umberto I
L'ospedale Umberto I
di Nicola Sorrentino
Sabato 18 Novembre 2023, 07:00
3 Minuti di Lettura

Volevano portare via la salma del proprio caro, senza attendere i tempi previsti dalla legge. Così, nel reagire con violenza a quanto gli era stato appena comunicato, hanno aggredito l’addetto alla sala mortuaria dell’ospedale Umberto I, a Nocera Inferiore. L’ennesima aggressione a danno del personale sanitario, nel comune dell’Agro nocerino, si è consumata ieri mattina. Protagonista dell’episodio - finito ora al centro di un’indagine delle forze dell’ordine - è una famiglia residente nell’Agro.

Dopo aver appreso del decesso del proprio parente, trasferito nella sala morgue dell’Umberto I, gli stessi avrebbero richiesto di trasferirlo a casa. Una circostanza che non è permessa per legge, in ragione di un’attesa che varia dalle sei alle dodici ore. A nulla sono valse le spiegazioni del personale presente in sala. Diverse persone del nucleo familiare presente, infatti, sono passate dalle parole ai fatti, aggredendo l’uomo addetto al locale. In particolare, il dipendente è stato colpito con violenza al capo, con un mazzo di chiavi. Sull’episodio indagano le forze dell’ordine per l’identificazione di tutti quelli coinvolti nella violenza consumata contro il dipendente. Quest’ultimo è stato costretto, in seguito, a ricorrere alle cure dei colleghi, in pronto soccorso. Ha rimediato un punto di sutura. Solo qualche mese fa era toccato ad un infermiere, di servizio al pronto soccorso, venire aggredito da un paziente. Quest’ultimo, infatti, si era rifiutato di attendere, nonostante il suo codice di registrazione prevedesse per protocollo il trattamento di altri pazienti.

Nel giro di pochi minuti aveva preteso di entrare in reparto, prendendo prima a calci la porta e poi prendendosela con un infermiere, giunto nella sala d’attesa per tranquillizzarlo. L’uomo lo aveva invece colpito con un calcio nel fianco e poi con uno schiaffo al volto. Questa e l’aggressione di ieri mattina, riportano nuovamente in discussione la sicurezza dei professionisti sanitari. Un’emergenza, in realtà, mai del tutto superata negli anni. Non si contano infatti gli episodi di aggressione al personale che lavora in un ospedale, quello di Nocera, che accoglie migliaia di persone al mese. Tempo fa, i sindacati avevano denunciato che nel presidio riservato al drappello di polizia mancasse personale, così come una guardia giurata che venisse collocata in maniera stabile, presso il pronto soccorso.

Video

Il più delle volte la violenza contro il personale si registra per motivi futili ma comunque legati all’assistenza, come il non voler attendere il proprio turno. È una delle conseguenze della mole di utenza gestita da Nocera Inferiore, che accoglie buona parte di pazienti provenienti anche dal napoletano.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA