San Marzano sul Sarno, donna condannata a sette mesi per allaccio abusivo

La sentenza è diventata definitiva dopo il rigetto del ricorso in Cassazione

Controlli dei carabinieri nei pressi di alcuni contatori
Controlli dei carabinieri nei pressi di alcuni contatori
di Nicola Sorrentino
Lunedì 22 Gennaio 2024, 14:32 - Ultimo agg. 14:45
2 Minuti di Lettura

Fu accusata di furto di energia elettrica, una donna di 45 anni, di San Marzano sul Sarno, è stata condannata in via definitiva a 7 mesi di reclusione. La pena resta sospesa, dopo il vaglio dei giudici della Cassazione, in ragione di ricorso presentato dalla difesa dell'imputata.

 I fatti risalgono al novembre del 2015. La donna si sarebbe impossessata - secondo le accuse - di 65.226 kw, di proprietà dell'Enel, sottraendoli all'ente erogatore all'interno di un immobile ubicato a San Marzano e avvalendosi di mezzo fraudolento.

Le forze dell'ordine scoprirono un allaccio abusivo alla rete elettrica, oltre alla manomissione del contatore per la misurazione dei consumi.

L'imputata aveva fatto ricorso contestando l'assenza di querela - visto quanto previsto dalla riforma Cartabia in materia - e l'indicazione della tipologia del bene sottratto, ritenuta "non sufficiente" in quanto "mera indicazione, occorrendo una contestazione formale e specifica".

Video

Nel ritenere infondato il ricorso, i giudici hanno spiegato che «il furto di energia elettrica è suscettibile di un unico, ben definito, signìficato, poiché l'oggetto della sottrazione è indefettibilmente destinato a pubblico servizio e non richiede, ai fini di una compiuta risposta difensiva, nessuna previa e dettagliata esplicazione, per cui la sua contestazione, eseguita mediante la mera enunciazione della condotta incriminata, deve considerarsi ritualmente avvenuta». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA