Annalisa D’Auria, nelle chat l'ossessione di Agostino Annunziata: «Vengo e faccio un casino»

La sera prima dell'omicidio ha inviato un vocale all'ex della compagna, poi consegnato ai carabinieri

Annalisa D’Auria e Agostino Annunziata
Annalisa D’Auria e Agostino Annunziata
di Nicola Sorrentino
Lunedì 30 Ottobre 2023, 06:00 - Ultimo agg. 13:00
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Si rafforza in queste ore il movente della gelosia dietro il femminicidio-suicidio di sabato scorso, a Rivoli (in provincia di Torino), quando il 36enne Agostino Annunziata ha ucciso con una coltellata alla gola la compagna, Annalisa D’Auria, di 32 anni. A rendere concreta l’ipotesi ci sarebbero una serie di messaggi, anche un vocale, inviati a più persone. Tra i destinatari di una telefonata con il cellulare della donna c’è persino l’uomo - un professore di 50 anni - che Agostino credeva essere l’amante della compagna. Ai messaggi si aggiungono elementi raccolti da testimonianze di vicini di casa e colleghe di lei, che fanno pensare ad una forte ossessione e timore che l’uomo nutriva nei riguardi della donna. Sospetti, tuttavia, sui quali non vi è alcun riscontro concreto. 

Dopo il delitto, Agostino aveva preso la figlia di 3 anni ed era andato a lavoro in una ditta di lavorazione dell’acciaio, nel reparto staffature.

Una volta qui, aveva affidato la piccola ad un collega, spiegando di dover fare una cosa. In realtà, aveva raggiunto la sommità di un silos per lanciarsi di sotto e uccidersi. 

Dopo aver ucciso la moglie tagliandole la gola, Agostino avrebbe avvisato la madre che vive a Nocera (la donna, insegnante, lo avrebbe dovuto raggiungere oggi a Torino), poi il cugino, che vive a Milano e che ora si trova insieme alla piccola di 3 anni, confessando quanto aveva appena fatto.  

La notte prima, invece, Agostino aveva inviato un messaggio all’ex di Annalisa (con il quale la donna aveva avuto una prima figlia, di 9 anni). L’uomo vive a Nocera Inferiore, la città dove la coppia di Torino aveva vissuto per anni e dove Annalisa tornava, spesso, per stare con la prima figlia. In quel vocale, Agostino aveva riferito all’uomo dell’esistenza di un amante, facendo riferimento anche alle spese di mantenimento. Un vocale che l’ex di Annalisa, a Nocera, aveva consegnato ai carabinieri. 

Anni fa, i due erano amici, poi il fidanzamento di Agostino con la ex aveva stravolto i loro rapporti. Una circostanza finita oggetto anche di procedimenti penali. Il primo per la gestione della prima figlia di Annalisa, tra i due genitori. Il secondo, per le minacce e insulti reciproci scambiati tra i due uomini, in un’altra circostanza. Agostino era stato anche destinatario di un Daspo per una partita di calcio, poi di un arresto per droga, in passato. Un reato scontato ai domiciliari e poi con affidamento ai servizi sociali, che gli aveva però fatto perdere il posto nell’esercito. 

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Gli investigatori hanno sentito amiche e colleghe di lavoro della donna, impiegata come operatrice scolastica in un istituto di Pianezza. Una di loro ha spiegato che, giorni fa, la 32enne era uscita di corsa per comprare un telefonino nuovo, dicendo che l’altro lo aveva smarrito. Una vicina di casa, invece, ha raccontato ain giornalisti piemontesi che mercoledì i due avevano litigato in strada: Agostino avrebbe preteso di vedere il telefono di lei, in seguito ad una mancata risposta. L’uomo avrebbe scritto persino nella chat delle colleghe della compagna, annunciando di voler «fare un casino». Ancora, si sarebbe convinto del tradimento della donna leggendo uno scambio di mail tra lei e questo professore. Uno scambio di messaggi, in realtà, nato per organizzare una cena tra colleghi e che era saltata poi per problemi organizzativi. A dire della stessa vicina i due litigavano spesso, in quel piano rialzato in via Monte Bianco, a Rivoli.  

Poco tempo fa, il 36enne era stato in ospedale per un attacco di panico, legato ad un cambio di turni sul lavoro. Probabilmente questo, insieme a quei comportamenti finalizzati al “controllo” della compagna, avevano pian piano generato in lui sempre più insicurezza. Uno stato d’animo che i suoi colleghi, invece, non avevano notato. «Era cordiale, gentile, un marito affettuoso. Era una famiglia unita, sempre baci e abbracci con la moglie». Nel pomeriggio ci sarà una fiaccolata, organizzata dal sindaco di Rivoli, per ricordare Annalisa. Un omaggio per dire basta ai femminicidi e alla violenza contro le donne.

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