Agenzia di comunicazione non pagata, nel mirino finisce l’ex assessore di Eboli

Da buon commercialista, pare che Curcio sia riuscito a dimostrare, attraverso ricevute di pagamento versate, che l’insoluto ammontasse a circa 5mila euro

L'ex assessore Curcio
L'ex assessore Curcio
di Laura Naimoli
Martedì 5 Dicembre 2023, 07:00
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Agenzia di comunicazione presenta un conto di 13mila euro all’ex assessore al bilancio del Comune di Eboli, Massimiliano Curcio: oltre al danno dell’essere stato scaricato dall’amministrazione Conte, ora la beffa. La cosa è rimasta segreta per diverse settimane prima che qualche bene informato ne parlasse non riuscendo a trattenere un risolino sarcastico nei confronti di questa vicenda che coinvolge sì l’ex assessore, ma che riguarda in egual modo la giunta, così come composta prima del rimpasto.

Al momento dell’insediamento infatti, o poco dopo, nacque la necessità di affidare la comunicazione del sindaco Mario Conte e della sua giunta ad una agenzia esterna, in supporto alla portavoce prima e poi al capostaff, che da qualche settimana, per altro, ha inviato le sue dimissioni. Ebbene, si decise di continuare a farsi seguire dallo stesso staff di professionisti che si era occupato della campagna elettorale. Insomma, una somma mensile di tasca propria, senza incidere né gravare sulle casse comunali, per rimanere «sempre sul pezzo» nei cuori degli elettori. A firmare il contratto con l’agenzia è stato proprio Massimiliano Curcio, pare in nome e per conto del sindaco e della giunta.

Non sempre e non tutti puntuali nel versamento delle quote, la questione comunicazione è finita nel dimenticatoio, tutti presi a sbrogliare la matassa del rimpasto. Giù dalla torre, com’è noto, c’è finito proprio Curcio insieme alla Masiello e alla Palma, rientrata in consiglio. Ebbene, anche la società di comunicazione in questione ha avuto una evoluzione, infatti, pare sia stata inglobata da un’altra agenzia che ha chiesto il conto a Curcio delle mensilità non pagate.

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Da buon commercialista, pare che Curcio sia riuscito a dimostrare, attraverso ricevute di pagamento versate, che l’insoluto ammontasse a circa 5mila euro, ma di fatto, ad oggi, ci sarebbero almeno tre assessori a non aver versato il dovuto, facendo orecchie da mercate a spese dell’ex assessore al bilancio.

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