Spopolamento delle aree interne: caccia ai nuovi residenti ma le case low cost sono un flop

Difficile la vendita delle abitazioni a pochi euro: gli edifici restano vuoti

I murales
I murales
di Carmela Santi
Sabato 6 Aprile 2024, 23:52 - Ultimo agg. 8 Aprile, 07:15
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«Vendesi case ad un euro nel Paese dei Murales. Cercasi acquirenti». Orria nel cuore del Cilento, comune con poco più di 1200 abitanti, come in tutti i centri dell’entroterra, si vive a misura d’uomo, i ritmi sono lenti, c’è sempre un clima di festa. Ovvero si vive seguendo lo stile di vita della Dieta Mediterranea. Ma, altro lato della medaglia, anche il comune di Orria soffre come tutti i comuni cilentani, dello spopolamento. Sono sempre meno i giovani che restano nel proprio paese. Da qui l’iniziativa lanciata nel 2018 dall’allora sindaco Mauro Inverso. Vendere le case disabitate ed abbandonate al prezzo simbolico di un euro. A distanza di sei anni i centri storici di Orria e della frazione Piano Vetrale continuano a soffrire del fenomeno dello spopolamento. Lo spot rilancio sicuramente ad effetto, è rimasto sulla carta. Non è mai partito. Il sindaco Inverso è scomparso tre anni fa, gli immobili continuano ad essere abbandonati e in taluni casi non si sa neppure chi siano i proprietari. Nulla di fatto dunque. Eppure l’idea era semplice. Cedere le case disabitate a chi avesse voluto investire nei «centri storici, per ridare nuova vita alle case, ristrutturandole, per destinarle ad abitazioni private o magari ad attività turistico-ricettive».

I murales

Nel piccolo centro cilentano, trasformato negli anni in un Museo a cielo aperto grazie ai murales realizzati da artisti provenienti da tutto il mondo, l’ultima campanella di scuola è suonata venti anni fa. Scuole e di conseguenze numerose attività commerciali hanno chiuso i battenti. Gli orriesi e i “chianesi” della frazione Piano Vetrale, non si scoraggiano. «Il nostro unico desiderio è che il paese sopravviva allo spopolamento impresa difficile, ma non vogliamo arrenderci» dice il presidente della Pro Loco Luogi Inverso. Lui agente forestale in pensione, tolta la divisa ha un’altra missione da compiere. Far vivere il paese che ha dato i natali al maestro Paolo De Matteis.

A Piano Vetrale proprio tra i maestosi murales sono stati recentemente inaugurati due bar. «Una giovane coppia dalla vicino Agropoli sul mare - ha deciso di trasferirsi da noi - racconta con soddisfazione Inverso - così come altri due ragazzi sono rientrati da Genova e dalla Spagna avviando due attività commerciali. Piccoli segnali che ci fanno ben sperare».

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Low cost

È necessario resistere, e spesso tocca lavorare di fantasia. Così se le case ad un euro non hanno avuto fortuna, anche ad Altavilla Silentina l’iniziativa non è esplosa, a San Mauro Cilento, un po’ più a sud, per combattere lo spopolamento gli amministratori cittadini hanno deciso di vendere vacanze a due euro al giorno. Un pernottamento decisamente low cost, quasi a costo zero, al prezzo di un paio di caffè a pochi chilometri dal mare pluripremiato con le Bandiere blu. L’idea è partita all’indomani dell’emergenza Covid e pian piano sta decollando. «Dobbiamo sopravvivere allo spopolamento» la voce di chi ha deciso di restare. La dinamica è sempre la stessa. Nelle aree interne e rurali muoiono più abitanti di quanti ne nascano, e i pochi giovani scappano, verso le grandi città o comunque le zone più urbanizzate, dove è più facile trovare un posto di lavoro e immaginare un futuro. Così i borghi un tempo popolati e dinamici diventano comuni fantasma. Con poco meno di seicento abitanti, più di settecento quelli persi negli ultimi anni, San Mauro La Bruca non si arrende. Il paesino ha un solo bar e un paio di pizzerie ma dista pochi chilometri da località incantevoli come Palinuro, Camerota, Centola e Pisciotta, tutte premiate per la qualità delle spiagge e le acque pulite. Perché allora non puntare sull’offerta turistica. La struttura aperta dall’amministrazione comunale lavora discretamente, soprattutto con presenze straniere. A pochi passi dal mare c’è anche Celle di Bulgheria che ha deciso invece di puntare sulle agevolazioni finanziarie. Contributi fino a trentamila euro per chi trasferisce la residenza o apre un'attività commerciale nel comune cilentano. Al primo bando hanno risposto in sei, tre le proposte ritenute ammissibili, due quelle che hanno avviato la propria attività. Da Benevento e Castel San Giorgio hanno deciso di «trasferire casa e bottega» a Celle di Bulgheria. Soddisfatto ma allo stesso tempo deluso il sindaco Gino Marotta che non si arrende «È già pronto il secondo bando - dice - aspettiamo altri giovani pronti a spostare nel nostro comune. Siamo a pochi passi dal mare. Abbiamo tanto da offrire». 

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