Gambino, condanna annullata
nuovo processo per il consigliere

Gambino, a destra, con il pm Montemurro
Gambino, a destra, con il pm Montemurro
di Nicola Sorrentino
Mercoledì 4 Ottobre 2017, 07:30
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Nuovo processo per Alberico Gambino. La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la condanna a 2 anni e 8 mesi decisa per l’ex sindaco di Pagani e l’ex consigliere comunale Giuseppe Santilli in secondo grado. Se per quest’ultimo gli ermellini hanno deciso per l’annullamento definitivo della condanna, per Gambino si profila un nuovo processo da rifare a Napoli, in Corte d’Appello. Sullo sfondo c’è il processo «Linea d’ombra», sul quale i giudici sono stati chiamati a valutare i ricorsi presentati dalla Procura Antimafia e dai legali difensori. Questo, dopo la condanna in secondo grado per concussione a 2 anni e 8 mesi per Gambino e l’ex consigliere comunale Giuseppe Santilli. Se l’Antimafia aveva chiesto un nuovo processo con l’accusa stavolta di scambio elettorale politico-mafioso, la difesa e la Procura generale avevano invece puntato sull’annullamento della condanna. 

Il processo che partì nel 2011 concentrava le sue accuse sull’esistenza di un presunto «sistema Pagani», con a capo l’attuale consigliere regionale ed ex sindaco, Alberico Gambino. Per il sostituto procuratore Vincenzo Montemurro, Gambino - accusato insieme ad altri di scambio elettorale politico-mafioso - avrebbe gestito la cosa pubblica con l’aiuto e il supporto del clan Fezza-Petrosino D’Auria (che avrebbe tratto a sua volta beneficio tra gestione parcheggi e comparto rifiuti), per poi imporsi sulle principali attività economiche ed imprenditoriali della zona. Una sorta di cartello criminale che avrebbe preteso assunzioni, pagamenti, sponsorizzazioni e favori, con tanto di metodo mafioso. Una decina le persone coinvolte, ma nei primi due gradi di giudizio le accuse, comprese quelle di camorra, erano cadute. Una lunga sfilza di assoluzioni, con il solo reato di concussione a restare in piedi proprio per il consigliere regionale e l’ex consigliere comunale e consulente del lavoro, Giuseppe Santilli. Per entrambi, la Corte d’Appello aveva emesso sentenza di condanna a 2 anni e 8 mesi.
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