Coronavirus, in quarantena il Vallo di Diano:
contagio al raduno religioso, l'ira di De Luca

Coronavirus, in quarantena il Vallo di Diano: contagio al raduno religioso, l'ira di De Luca
di Pasquale Sorrentino
Lunedì 16 Marzo 2020, 08:30 - Ultimo agg. 14:08
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Sedici persone risultate positive e circa cento persone a rischio di contagio per rapporti stretti tra loro hanno spinto la Regione Campania a disporre la quarantena stretta. Blindati così quattro comuni della provincia di Salerno: Sala Consilina, Caggiano, Atena Lucana e Polla. Il governatore Vincenzo de Luca nel documento accusa: «Si sono registrati qui altri episodi di irresponsabilità e di mancato rispetto delle disposizioni previste per contenere la diffusione del contagio da Covid-19». Nell'ultimo fine settimana si è registrato un aumento dei contagi, ben 16 i casi positivi così distribuiti: 11 a Sala Consilina, 3 a Caggiano, 1 a Polla, 1 a Atena Lucana. E si è in attesa di ulteriori tamponi nei prossimi giorni.



A far propendere per la quarantena - senza possibilità di entrare o uscire da ogni singolo paese - anche i «contatti stretti» registrati e da sottoporre al protocollo: sono circa cento persone. Lo stesso Comune di Sala Consilina aveva chiesto di adottare questa drastica decisione: «Vista la situazione dei contagi - scrive il sindaco Francesco Cavallone - è stata formalmente richiesta alla Regione Campania l'applicazione di misure ancor più restrittive per il nostro Comune. Monitoriamo con attenzione l'evolversi della situazione. Torneremo alla vita di sempre. Ora è il momento dei sacrifici». Dopo queste richieste e dopo una videoconferenza tra i sindaci interessati, il prefetto e la Regione nella tarda serata di ieri è stato ordinato il «divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti e inoltre anche il divieto di accesso nel territorio comunale». La Regione ha deciso di sospendere anche «le attività degli uffici pubblici, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità». Chi non rispetterà queste decisioni può essere anche arrestato. Le forze dell'ordine presidieranno i confini del paesi. I 16 infetti del comprensorio sono tutti collegabili al ritiro religioso svoltosi ad Atena Lucana a fine febbraio. E per quel raduno il governatore Vincenzo de Luca ha riferito che i partecipanti abbiano bevuto dallo stesso calice. Ricostruzione smentita però dal vescovo della diocesi di Teggiano Policastro, monsignor Antonio De Luca: «Non hanno bevuto dallo stesso calice»
 


«La decisione di mettere in quarantena i quattro Comuni a sud della provincia di Salerno è la conseguenza di due iniziative messe in campo da un predicatore ed altri suoi collaboratori, in violazione a ordinanze già in essere - ha commentato il governatore della Campania Vincenzo De Luca - Si rimane davvero indignati di fronte a questa irresponsabilità che ha prodotto decine di contagi, la quarantena per quattro Comuni e decine di contatti che andranno verificati nelle prossime ore». Già nel primo pomeriggio di ieri il presidente della giunta regionale aveva parlato di «irresponsabilità» nei riguardi di quanti avevano organizzato e partecipato al ritiro spirituale ad Atena Lucana.
In serata, dopo la decisione presa con i sindaci, ha poi spiegato cosa accadrà nelle prossime ore: «Ho dato mandato all'Asl di procedere alla denuncia penale di quanti hanno promosso o partecipato a questa iniziativa per il danno enorme che ha prodotto sulla pelle di migliaia di cittadini, di migliaia di medici e infermieri impegnati all'ultimo respiro nella battaglia contro la diffusione del contagio. Nelle prossime ore, saremo se possibile, ancora più rigorosi di fronte a comportamenti irresponsabili, applicando le sanzioni previste, a cominciare da quanti hanno partecipato a queste iniziative». Ed infine conclude: «In tutto questo prosegue senza soste il nostro lavoro per essere pronti ad affrontare l'emergenza dei prossimi giorni». 

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