Danni incalcolabili dopo la mareggiata chiesto alla Regione lo stato di calamità

Il sindaco De Simone: indispensabile promuovere ogni azione opportuna

La costa danneggiata
La costa danneggiata
di Valentino Di Domenico
Mercoledì 8 Febbraio 2023, 07:40 - Ultimo agg. 17:43
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L'amministrazione del sindaco Giovanni De Simone ha ufficializzato la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale per gli eventi dello scorso 20 e 21 gennaio, in particolare per le forti mareggiate che provocarono ingenti danni alla frazione Marina. Nella notte tra venerdì 20 e sabato 21 gennaio, le onde del mare superarono l'arenile arrivando sulla strada e raggiungendo la parte più interna del lungomare. Allo stato è difficile quantificare l'entità dei danni provocati dalla furia del mare alle abitazioni private, ai terreni, alle strade, ponti, canali e altre infrastrutture, tra cui il campo sportivo.

«Alla luce degli effetti devastanti provocati dal maltempo su tutta l'economia territoriale - si legge nella delibera di giunta - risulta fondamentale promuovere ogni azione opportuna e imprescindibile per tutelare gli interessi e salvaguardare i diritti dei privati e degli operatori economici, segnalando agli organi preposti l'evento calamitoso che ha duramente colpito Vietri sul Mare ed in particolare la frazione Marina». Poiché l'amministrazione comunale non è in grado di far fronte, con i propri mezzi e risorse, alla gravissima situazione di emergenza che ha colpito il territorio, ha ritenuto necessario chiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale alla Regione Campania, che a sua volta dovrà inoltrarla al Governo per ottenere la concessione di aiuti economici per i danni subiti. Intanto, all'indomani del crollo di parte del ponte medievale di Molina, il Comitato Civico Dragonea ha riportato all'attenzione dell'amministrazione la situazione in cui versa la strada che conduce al Santuario di San Vincenzo, interessata nel 2018 dal cedimento di parte della carreggiata e del muretto laterale. «Con il passare del tempo la situazione peggiora, non si escludono ulteriori crolli con le conseguenze del caso per i residenti, turisti e pellegrini del santuario».
 

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