Depuratore in zona Asi a Battipaglia, c’è la gara da 5,1 milioni: «Pronto in 18 mesi»

Pubblicato l’avviso per i lavori di adeguamento dell’impianto. L’ipotesi: «Potrebbe servire a trattare anche i reflui cittadini»

L'impianto a Battipaglia
L'impianto a Battipaglia
di Marco Di Bello
Mercoledì 12 Luglio 2023, 07:00
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Battipaglia si prepara per un nuovo impianto di depurazione. Non si tratta dell’impianto di Tavernola, che neanche riesce a coprire tutte le esigenze di depurazione della città, bensì dell’impianto dell’area industriale. Il Consorzio Asi, che gestisce l’impianto di recupero dei reflui industriali, ha infatti pubblicato la procedura aperta per l’affidamento della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori relativi agli interventi di riqualificazione dell’impianto.

In totale, l’opera prevista dal Consorzio avrà un costo di 5 milioni e 125mila euro a cui dovranno essere applicati i ribassi d’asta. Complessivamente, il progetto prevede numerosi interventi, almeno undici secondo quanto previsto nel progetto. In primo luogo la sostituzione dei due trasportatori a nastro dell’unità di grigliatura fine adibiti al trasporto del grigliato in appositi scarrabili. A seguire, la sostituzione dei due carroponti dell’unità di dissabbiatura/disoleatura. Inoltre, coi lavori si procederà alla riqualificazione dell’unità di equalizzazione, con la realizzazione di una nuova vasca in calcestruzzo, e la riqualificazione delle vasche di sedimentazione primaria. Poi, sarà effettuato anche il potenziamento delle fasi di trattamento biologico per la rimozione dei composti azotati. Sarà inoltre installata un’elettropompa dosatrice di cloro, in aggiunta a quella esistente, e un campionatore automatico, in sostituzione di quello precedente. L’opera, infine, sarà completata con la riqualificazione dell’unità di ispessimento, l’installazione di nuovi ponti raschiafanghi, e la revisione dei circuiti idrici e degli impianti elettrici.


Tutto ciò dovrà essere realizzato in 18 mesi: «Tali interventi sono stati identificati nell’ottica di risolvere le principali problematiche riscontrate e riqualificare le unità impiantistiche con maggiori criticità - si legge nella relazione generale - garantendo la completa affidabilità e funzionalità dell’impianto, minimizzandone le possibili interferenze». Un’opera, comunque la si veda, utile per una città che, da anni, prova a risolvere il problema dell’inquinamento del mare. Per questo, in più di un’occasione, è stato proposto l’utilizzo degli impianti del Consorzio Asi per il trattamento dei reflui cittadini. Proposta che non ha ancora trovato riscontro. Anche per questo, le ultime analisi dell’Arpac effettuate a giugno (quelle di luglio ancora non sono disponibili) hanno dato esito negativo, con la presenza di enterococchi ed escherichia coli. Due batteri tipici della flora intestinale animale, che testimoniano il fatto che, ancora oggi, metà della popolazione scarica direttamente nel mare cittadino.

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