Export, flop nel Salernitano
in sei mesi crollo del 5,1%

Export, flop nel Salernitano in sei mesi crollo del 5,1%
Giovedì 3 Novembre 2016, 14:19
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SALERNO - Andamento negativo per le esportazioni dalla provincia di Salerno. I dati, diffusi dall'Istat, si riferiscono al primo semestre 2016 e registrano una variazione del -5,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. La flessione tendenziale registrata in provincia appare ben più accentuata di quanto registrato nella regione Campania (-0,3%) mentre il dato nazionale è stazionario. Analogamente, per quanto riguarda le importazioni, si registra in provincia una flessione significativa dei beni acquistati dall'estero (-12,1%) determinata soprattutto dall'andamento dei primi mesi del 2016. Questo, in sintesi, quanto emerge dalle elaborazioni dei dati Istat effettuate dall'Osservatorio Economico provinciale della Camera di Commercio di Salerno.

Per quanto riguarda la destinazione geografica dei flussi commerciali verso l'estero, rispetto al primo semestre dello scorso anno, sono in diminuzione quelli verso i Paesi dell'Unione Europea del 3,1%. I beni importati dal mercato europeo comunitario, complessivamente pari a quasi 400milioni di euro, fanno registrare una diminuzione del 18%. Si intensifica, invece, il flusso commerciale con i Paesi europei extra UE, sia per quanto riguarda l'export (+5,2%) che per l'import (+62,2%). Spaccata in due l'America, dove, nella parte settentrionale, si evidenzia un considerevole aumento delle esportazioni salernitane, rappresentate per la quasi totalità dalle attività manifatturiere. Discorso opposto per l'America centro meridionale dove si assiste ad una diminuzione dell'export (-39,5%) rispetto a giugno 2015. Quasi il 12% delle esportazioni complessive delle imprese salernitane è indirizzato al mercato dei paesi dell'Africa con un volume di vendite di oltre 134milioni di euro. Per quanto riguarda, invece, il mercato asiatico, più nello specifico Medio Oriente e Asia centrale, le esportazioni diminuiscono rispettivamente del 13,9% e 53,2%, anche se nel secondo caso il valore assoluto è di poco superiore ai 5 milioni di euro. Positivo, invece, l'andamento dell'export in Asia Orientale, soprattutto per il comparto alimentare.
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