Lunedì mobilitazione a Battipaglia, il vescovo dice messa nel piazzale della Fos

La chiesa locale «preoccupata per le ricadute sul territorio», il fronte di protesta cresce: raduno lunedì in piazza Amendola

La protesta alla Provincia
La protesta alla Provincia
di Giuseppe Pecorelli
Giovedì 14 Marzo 2024, 07:00
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L'arcivescovo Andrea Bellandi e i sacerdoti della forania di Battipaglia-Olevano sul Tusciano intervengono a sostegno di lavoratori e lavoratrici della Prysmian Fos di Battipaglia, la cui proprietà, il 15 febbraio scorso, ha annunciato la cessazione delle attività del sito, suo unico stabilimento italiano per la produzione di fibra ottica, per mancanza di commesse. La chiesa locale è in grande apprensione per la sorte dei 300 lavoratori Fos, già in cassa integrazione da ottobre scorso, ai quali si aggiunge un numero almeno pari di maestranze occupate nell'indotto. 

In una lettera pubblica i presbiteri parlano di «cultura dello scarto» citando papa Francesco, rimarcano il dovere di dare voce al «dolore che leggiamo negli occhi di questi nostri figli e fratelli», esprimono apprensione per le «preoccupanti ricadute socio-economiche su tutto il territorio e sul suo già provatissimo equilibrio». Una nuova diminuzione di posti di lavoro «si associa all'appiattimento agricolo, al dilagante svilimento commerciale, al crollo dell'edilizia». «Pertanto - proseguono - come cristiani abbiamo il dovere di stare accanto a chi vive in prima persona tale drammatica vicenda» perché «la chiusura Prysmian Fos è un'altra pugnalata che si infligge al Sud e a questa terra». Lunedì 18 marzo, alle 9.30, ci saranno anche loro alla manifestazione unitaria in piazza Amendola, a Battipaglia, mentre l'arcivescovo Bellandi esprimerà vicinanza celebrando una messa, alle 16 di giovedì 21 marzo, nello spazio antistante alla fabbrica

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel rispondere a una nota di lavoratrici e lavoratori dello stabilimento, nei giorni scorsi ha spiegato di «aver provveduto immediatamente ad attivare una serie di interlocuzioni con attori del settore sia nazionali sia internazionali. Allo stato, per quanto mi consta, la proprietà ha avviato una interlocuzione formale con uno di questi attori». Interlocuzione che sembra, però, essere già naufragata. Inoltre il ministro ha inviato «alla proprietà una richiesta di proroga delle attività del sito di almeno tre mesi al fine di evitare lo spegnimento dei macchinari». Ieri intanto gli operai hannomanifestato dinanzi alla Provincia.

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«Non è accettabile - si legge in una nota della Cgil Funzione Pubblica Inps Battipaglia - che operai specializzati nella produzione di fibra ottica possano veder sfumare anni di sacrifici a causa di un Paese che non riesce a tutelare la produzione e la qualità del lavoro prodotta negli stabilimenti del nostro territorio».
 

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