Ramadan al via a Battipaglia, poi l’Iftar con i tre sindaci della Piana del Sele

L'Iftar, che si terrà al palazzetto dello sport di Eboli, è il pasto serale che interrompe il digiuno quotidiano del Ramadan e si consuma dopo la preghiera del tramonto

La cerimonia
La cerimonia
di Giuseppe Pecorelli
Mercoledì 13 Marzo 2024, 07:00 - Ultimo agg. 15 Marzo, 15:48
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Dal tramonto di domenica la comunità musulmana di Battipaglia, guidata dall'imam Hedi Khadhraoui, è entrata nel tempo di Ramadan, un mese di digiuno, preghiera, meditazione e autodisciplina che, per chi professa tale fede, ricorda la prima rivelazione del Corano al profeta Maometto.

«Per noi - spiega Eugenio Mastrovito, portavoce della moschea battipagliese e da gennaio referente regionale dell’Unione delle comunità islamiche d'Italia - è stata una giornata importante dal punto di vista della vicinanza. Tanti ci hanno raggiunto con messaggi d'auguri, di sostegno, in questo tempo che unisce comunità cristiana e musulmana. In tanti hanno espresso pubblicamente il loro augurio e questo è un elemento importante, un modo per conoscere una comunità presente nel nostro territorio e nel nostro Paese. L'islam non è un fatto che non ci riguarda, è un fatto italiano. E occorre rendersene conto. Le testimonianze di ieri aiutano a comprenderlo. Il digiuno, interrotto ieri in moschea, come ogni sera, è stato un momento per ritrovarsi, per stare insieme, per darsi appuntamento, dopo qualche ora, per la preghiera rituale che viene svolta ogni sera, oltre alle cinque preghiere quotidiane. Durante il mese di Ramadan si fa lettura di tutte le sure, i capitoli, del Corano».

Quest'anno, a guidare la preghiera, è l'imam Sheykh Younes Oulad Boukhitine. In un rapporto di dialogo ormai consolidato negli anni, sin dai tempi dell'episcopato di monsignor Luigi Moretti, anche l'arcivescovo Andrea Bellandi ha rivolto gli auguri ai fedeli della comunità battipagliese, composta in particolare da devoti provenienti da Marocco, Tunisia e Pakistan, ma che negli ultimi anni ha visto aumentare la presenza di credenti provenienti dall'area subsahariana. Il presule ha aggiunto, al suo pensiero per la ricorrenza, anche il testo del “messaggio per il mese di Ramadan”, diffuso dal Dicastero per il dialogo interreligioso, guidato dal prefetto, il cardinale spagnolo Miguel Angel Ayuso Guixot. Proprio nella prospettiva del dialogo, Mastrovito anticipa: «Nelle prossime settimane il calendario vede accavallarsi festività islamiche e cattoliche. Dedicheremo una giornata, dovrebbe essere il 23 marzo, per vivere momenti di comunità allargata celebrando l'Iftar alla presenza dei tre sindaci della Piana del Sele - di Bellizzi, Battipaglia ed Eboli - al palazzetto dello sport di Bellizzi. Qui accoglieremo i consoli di Marocco e Tunisia. Partner dell'iniziativa saranno gli amici delle Acli provinciali di Salerno e del Consorzio La Rada».

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L'Iftar è il pasto serale che interrompe il digiuno quotidiano del Ramadan e si consuma dopo la preghiera del tramonto, la “salat al Maghrib”.
 

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