Riaprire l'ospedale di Agropoli «per la nostra comunità e per tutti coloro che ne avranno bisogno». È il senso del toccante appello lanciato da Carmine Gorga, padre di Tommaso, 15enne morto in un incidente stradale avvenuto a Castellabate, nei pressi della località San Marco, la sera del 18 settembre. Dopo l'incidente, il 15enne è stato trasportato dai soccorsi all'ospedale di Vallo della Lucania, a quasi 50 km di distanza. La lettera è stata scritta insieme alla moglie Giovanna a poche ore dal tragico incidente e dai funerali del figlio.
«Non è possibile descrivere il dolore di un padre, della sua famiglia e dei suoi cari per la perdita del bene più prezioso: il proprio figlio. È troppo, non è sopportabile, non può e non potrà mai essere sopportata la perdita di un figlio.
Il riferimento è all'ospedale di Agropoli, «dove esiste solo un pronto soccorso, nonostante l'esistenza di una struttura enorme, la cui chiusura ha determinato l'esistenza in zona di un unico presidio ospedaliero, quello di Vallo Della Lucania. Non è possibile, non è pensabile che la nostra zona, il Cilento, così ricca di visitatori e così densamente popolata sia servita solo dalla struttura di Vallo, e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti». A Castellabate, uno dei comuni simbolo del Cilento e noto per essere il luogo in cui è ambientato il film «Benvenuti al Sud», il 3 e 4 ottobre si voterà per l'elezione del nuovo sindaco. I genitori di Tommaso chiedono che «tutti i candidati facciano un passo indietro, non si candidino, ritirino le proprie candidature sin quando per tutti noi ci sia, e si pretenda, la riapertura dell'Ospedale di Agropoli. È un atto di civiltà che chiedo, nei fatti, non nelle troppo parole e promesse che purtroppo siamo abituati a sentire. Un futuro migliore è quello che predicano o che si vantano di predicare tutti i candidati: iniziate da qui. Ora, non domani», conclude la lettera firmata da «un padre, ma anche un elettore».