Salernitana-Genoa, scontri tra tifosi prima e dopo il match tra fumogeni e bombe carta

Pietra cade in campo. Snack su Retegui, Strootman lo scarta e se lo mangia

Tensioni con i genoani prima e dopo il match tra fumogeni e bombe carta
Tensioni con i genoani prima e dopo il match tra fumogeni e bombe carta
di Pasquale Tallarino
Lunedì 22 Gennaio 2024, 07:38 - Ultimo agg. 14:45
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Lo stadio Arechi finisce sotto la lente d'ingrandimento della Procura Federale e del giudice sportivo: potrebbe essere evitato il rischio squalifica contro la Roma, la Salernitana si aspetta una multa salatissima. Attraverso il circuito interno di videosorveglianza, dovranno essere individuati la mano e il settore dal quale è stata scagliata la pietra caduta sul terreno di gioco, dopo il gol del Genoa. Non ha colpito calciatori ospiti, ma è finita nell'erba, è stata raccolta e consegnata dall'arbitro Orsato alla Procura Federale. Uno snack al cioccolato, invece, ha colpito Retegui; Strootman lo ha scartato e l'ha mangiato.

Altissima tensione anche prima e dopo la partita. I tifosi del Genoa arrivati alla stazione ferroviaria di Salerno hanno lanciato fumogeni e bombe carta lungo il tragitto verso lo stadio. C'è stato un primo tentativo di contatto all'esterno dell'impianto di gioco: un gruppo di tifosi della Salernitana ha cercato di sfondare un varco tra curva Sud e tribuna, le forze dell'ordine hanno fatto da cuscinetto, un'altra bomba carta è stata lanciata dai supporter locali ed è finita sotto un'auto della polizia, danneggiandola. Sono stati identificati due tifosi, un salernitano e un genoano. Indagini in corso. Dopo la gara, altri incroci pericolosi in zona ospedale e durante il transito dei genoani verso la stazione. In zona orientale, un gruppo di tifosi granata ha tentato un accerchiamento ma il pronto intervento dei carabinieri Radiomobile Salerno, in via Leucosia, ha evitato lo scontro.

Le strade intorno alla stazione ferroviaria sono state blindate, in attesa della partenza poco prima delle ore 20.30 - del treno che avrebbe dovuto riportare i supporter liguri a casa.

Silenzio surreale, invece, all'interno dell'impianto di gioco. Dopo il fischio di chiusura, gli ultras hanno atteso immobili l'arrivo della squadra al cospetto della torcida. I granata stazionavano sulla trequarti e hanno consegnato al pubblico applausi di ringraziamento e di scuse. Allo stadio Arechi non c'era il pienone ammirato contro la Juventus (incasso di 750mila, in quella circostanza), ma i 17440 spettatori hanno provato ugualmente a far coraggio alla squadra di Inzaghi e credevano fermamente nella conquista dei tre punti. In curva, erano stati esposti alcuni striscioni di incitamento: «Tutto lo stadio con l'orgoglio che ci ha sempre contraddistinto. VinciamolA». La Salernitana ha vanificato tutto. Il presidente Iervolino ha anticipato di alcuni minuti la propria uscita dallo stadio. È andato via dopo un breve consulto con il direttore generale Sabatini, che invece ha assistito alla partita all'interno della stecca spogliatoio. La Salernitana ha rivisto a profusione anche le immagini del contatto tra Bani e Tchaouna, nel secondo tempo. Proprio sull'operato della classe arbitrale si era soffermato il patron granata, al termine del derby contro il Napoli. Parole forti, che hanno spinto la Procura Federale ad aprire un fascicolo. Oggi alle ore 14, il presidente della Salernitana sarà nella capitale. È atteso in Figc e sarà ascoltato dal procuratore Chinè.
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Nel frattempo incombe la sfida alla Roma di De Rossi e Walter Sabatini vuole presentarsi al cospetto di «un figlio suo», ora avversario, con una squadra rinforzata nei ruoli cardine. Cerca uno stopper e un attaccante. Boateng è il giocatore sul quale il dg è in pressing da giorni: attende una risposta imminente dal difensore per chiudere il cerchio. L'attaccante è un'altra priorità, alla luce del rendimento di Simy e Ikwuemesi. Inzaghi punta su Boulaye Dia (che dopo il match ha parlato con Petrucci e Milan), vuole restituirlo al campo già contro la Roma o al massimo contro il Torino. Oggi la sua permanenza a Salerno non è improbabile, soprattutto se le offerte per il giocatore saranno al ribasso, non superiori ai 15 milioni. Nuovo assalto a Candreva: c'è fermento intorno a Mast'Antonio, la Lazio spinge per il suo trasferimento in biancoceleste.

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