Il senatore Fasano (Fi)
«Porte aperte a chi lascia FdI»

Il senatore Fasano (Fi) «Porte aperte a chi lascia FdI»
di Roberto junior Ler
Lunedì 23 Gennaio 2017, 06:15
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SALERNO - Blinda l’attuale governance azzurra, apre le porte ai dissidenti della destra e del mondo laico e riformista, lancia una stoccata a Fratelli d’Italia-An sulla democrazia interna. Il commissario provinciale di Forza Italia Enzo Fasano guarda al post elezioni provinciali, che hanno provocato malumori interni al suo partito e inasprito lo scontro con Edmondo Cirielli. Ma, nonostante ciò, si dice convinto che «ci sono tutte le condizioni, come centrodestra, per tornare a vincere».
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Senatore, sono passati 15 giorni dal rinnovo del consiglio provinciale e le polemiche in Fi non si sono ancora spente. Dove avete sbagliato?
«Prima di tutto bisogna dire che si è ingigantito un dato elettorale che non ha una grande valenza politica. Ognuno all’interno dei rispettivi partiti fa valere le proprie ragioni e le conseguenze ci fanno apparire divisi quando non è così. Ricordo, inoltre, che non hanno votato i cittadini ma solo gli addetti ai lavori».
Quindi, la vostra debolezza è legata ai pochi amministratori che avete sul territorio?
«Non è una novità. Da quando abbiamo perso le elezioni regionali, molti sindaci eletti con noi sono passati dall’altra parte nonostante la stagione deluchiana, grazie all’esito referendario, sia iniziata a tramontare. In tanti sono rimasti folgorati sulla via del Comune di Salerno o della Regione». 
Fi è riuscita ad eleggere, a sorpresa, solo Fiscina, sostenuto da Ciccone e Zitarosa, che adesso chiedono un cambio di passo al partito. 
«Non è vero che la vittoria di Gregorio era inaspettata. Quattro-cinque nostri candidati davvero se la sono giocata fino all’ultimo voto. Certo, pensavamo di far scattare il secondo consigliere ma non è stato così».



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