Salerno, la ministra Locatelli all'Anfass: con la nuova legge introduciamo un garante per le persone con disabilità

Secondo la ministra per le Disabilità l'Italia, con la nuova legge, puà diventare modello da seguire in Europa

La visita del ministro Locatelli all'Anfass di Salerno
La visita del ministro Locatelli all'Anfass di Salerno
Martedì 26 Marzo 2024, 16:01
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Visita del ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, alla sede della Fondazione Anffas Salerno Giovanni Caressa Onlus. La rappresentante del governo, accolta dal presidente Salvatore Parisi, ha visitato la struttura di Via del Tonnazzo a Fuorni partecipando alle diverse attività previste nel corso della giornata alla presenza di studenti delle scuole superiori, familiari, amici e cittadini per una giornata di inclusione e di cultura sul tema della disabilità.Un compleanno speciale, dunque, quello di quest'anno con le celebrazioni del 66mo anniversario della fondazione di Anffas. «Transizione inclusiva dei servizi e delle comunità: Anffas agente di cambiamento ed innovazione!», il tema scelto per la giornata con l'obiettivo di realizzare a Salerno un vero e proprio villaggio dove verranno organizzati momenti di presentazione dei servizi e dei progetti volti al miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità e loro famiglie. Un'occasione per la ministra Locatelli per far conoscere i programmi del suo ministero e gli interventi volti al miglioramento e all'adeguamento delle normative riguardanti le persone con disabilità. Nel corso della mattinata, affrontati i temi quali il progetto di vita, legge delega, sport e stili di vita attivi, inclusione lavorativa e le prospettive future dei servizi della Fondazione.

«In merito alla valutazione dell'invalidità civile, togliamo le visite di rivedibilità: cioè dopo un anno, due anni, tre anni, spesso le persone anche con una disabilità accertata si devono presentare nuovamente davanti la Commissione.

Questo non è ammissibile, ma umiliante per le persone e le famiglie, questo verrà cancellato»dice la Locatelli. «Con la legge delega, introduciamo anche la figura del Garante nazionale sui diritti delle persone con disabilità e anche l'accessibilità delle pubbliche amministrazioni. Stiamo lavorando anche su altri percorsi importanti, ad essi collegati». «È la prima volta che a così alto livello, dagli anni Settanta, quando sono nati i G7, si decide di discutere di inclusione e disabilità. Credo che questo sia un segnale importante che dobbiamo cogliere per andare tutti nella stessa direzione: il diritto alla piena partecipazione, alla vita civile, sociale e politica dei nostri Paesi. L'Italia in questo può essere un modello perché abbiamo tante difficoltà. Noi siamo sulla strada giusta e con questa riforma sulla disabilità stiamo creando davvero un modello da far seguire anche ad altri Paesi in Europa e nel resto del mondo», ha detto ancora la ministra.

«Per l'attuazione della legge delega bastano le risorse. Quest'anno inizia solo il percorso di formazione, e abbiamo 20 milioni di euro che faremo fruttare bene. A partire dall'anno prossimo saranno 350 che poi diventeranno 435. Inizieremo con una sperimentazione in sei province, in quanto sarà un percorso progressivo in quanto andremo a cambiare tutto il sistema di accertamento dell'invalidità civile. Quei soldi servono poi sono anche sufficienti per iniziare, poi ci sarà il monitoraggio e vedremo strada facendo il da farsi. Vorrei che si investisse sempre di più sulle persone, sul loro diritto a vivere una vita piena e partecipata. Dobbiamo andare tutti insieme verso questa direzione», ha infine concluso.

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