Neonato ustionato in ospedale:
la puericultrice era al telefono

Neonato ustionato in ospedale: la puericultrice era al telefono
di Sabino Russo
Giovedì 31 Maggio 2018, 06:30 - Ultimo agg. 16:00
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Gravi responsabilità emergono sul caso del neonato ustionato dall’acqua bollente nel reparto di neonatologia del Ruggi. Dalle ricostruzioni avviate subito dopo l’accaduto sembrerebbe che la puericultrice, al momento del bagnetto, fosse impegnata al cellulare e avrebbe lasciato una allieva ad effettuarlo da sola, non rispettando l’obbligo di controllo. Le allieve, infatti, non possono effettuare nessuna operazione senza la stretta osservazione del titolare. Già nella mattinata di oggi, nel frattempo, potrebbero giungere le prime sanzioni della commissione di disciplina, dopo la consegna della relazione da parte dei direttori sanitari.

La giovane della scuola di puericultura, a quanto pare, avrebbe adagiato il piccolo sotto il getto della fontana e con la mano avrebbe iniziato a sciacquarlo. A causa della presenza dei guanti, che le operatrici sono obbligate a portare, non si sarebbe accorta della vera temperatura dell’acqua. Circostanza, questa, che sarebbe confermata anche dalle scottature riportate dal neonato, che sono a chiazze e coprono solo la zona alta delle gambette e i glutei. Se il piccolo fosse stato immerso completamente nella vaschetta, come in primo momento era stato ipotizzato, le ustioni avrebbero interessato ben oltre il 20 per cento del corpicino. Su tutto l’accaduto e sull’iter di come si sono svolti i fatti faranno le loro valutazioni i componenti della commissione di disciplina, a cui ieri è stata consegnata la relazione dei direttori sanitari, chiamati dal manager Longo, subito dopo il caso, ad avviare le indagini interne. Sfileranno davanti alla commissione tutte le persone che hanno partecipato, in maniera positiva e negativa, all’evolversi dei fatti. 
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