Lo studio delle materie prime, le basi della panificazione con un focus sui differenti tipi d’impasto e una lezione dedicata ai taralli pugliesi. Sono questi alcuni argomenti della seconda edizione del corso «IN Pizzeria» organizzato dall’Osservatorio Italiano Studio e Monitoraggio Autismo (Oisma) e In Cibum. Biscotti di pasta frolla, pupatelle e torta margherita invece sono tra le materie del laboratorio di «IN Pasticceria». L’obiettivo? Rendere lavorativamente indipendenti i ragazzi autistici.
Oggi mercoledì 2 febbraio 2022 il primo incontro durante il quale Valentino Tafuri, il coordinatore didattico del corso per pizzaioli e panificatori, conoscerà i nuovi allievi: un taglio del nastro ideale per prepararsi a replicare l’esperienza vissuta con la prima edizione del corso che sta portando all’apertura della pizzeria «Farina del nostro sacco». Un sogno imprenditoriale che ha regalato un nuovo futuro a 5 neo-pizzaioli. Docente del corso di IN Pasticceria sarà Angelo Grippa; con lui la prima lezione è in calendario il 16 febbraio e sarà dedicata ai cup-cake.
Il progetto nasce da un'idea di Oisma Aps la cui finalità è favorire la collaborazione e il lavoro insieme agli altri - autistici e non - affinché ogni ragazzo possa individuare la propria dimensione di vita.
Oisma Aps e In Cibum hanno deciso di replicare la straordinaria esperienza dello scorso anno allo scopo di dare la possibilità ad altri ragazzi di realizzare la propria indipendenza lavorativa; svolgere attività programmate e organizzate in base alle loro competenze e ai loro tempi di attenzione. Rilevante sarà il contributo dei volontari dell’Oisma Aps che affiancheranno i ragazzi durante le ore di lavoro e di gestione di un loro futuro locale.
I 10 giovani di età fino ai 30 anni, seguiti da Rosaria Ferrara, psicologa-psicoterapeuta e presidente di Oisma Aps, e da Annalisa Siano, referente laboratori Oisma e referente per la regione Campania de «I Bambini delle Fate», saranno aiutati anche nell'apertura di un conto corrente necessario per l'accredito dello stipendio.
«La mission di Oisma è di abbattere più barriere possibili, non solo architettoniche ma soprattutto culturali rispetto alla neurodiversità. Spalanchiamo all'autismo, porte che altrimenti sarebbero chiuse per colpa della poca conoscenza e dei pregiudizi che caratterizzano la società contemporanea», spiega Rosaria Ferrara. «Uno dei modi un cui riusciamo a raggiungere questi obiettivi, è tramite la campagna “Sporcatevi Le Mani”, una raccolta di adesioni che ci permette di dare progettualità e continuità ai laboratori» aggiunge la referente Annalisa Siano.