Personal trainer morto in ospedale
dopo l'incidente: 20 medici indagati

Personal trainer morto in ospedale dopo l'incidente: 20 medici indagati
di Nicola Sorrentino
Venerdì 6 Settembre 2019, 06:30 - Ultimo agg. 10:18
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Sono venti i medici indagati per il decesso di Raffaele Manna, il 32enne di Scafati morto pochi giorni fa, dopo un incidente di cui fu vittima la notte di Ferragosto, a Nocera Superiore, in via Nazionale. Un atto dovuto, quello della Procura di Nocera Inferiore, per sgombrare il campo da eventuali responsabilità. L’identificazione dei medici è avvenuta contestualmente allo svolgimento dell’esame autoptico, effettuato giorni fa, sul corpo del ragazzo, che nella vita faceva il personal trainer. La famiglia, dopo 15 giorni di ricovero all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, aveva sporto denuncia chiedendo di fare chiarezza sull’assistenza sanitaria ricevuta dal ragazzo, oltre che sulle ragioni della morte.

L’iscrizione nel registro degli indagati rappresenta un atto di garanzia e a tutela dei medici, che hanno potuto nominare a loro volta un loro consulente per l’esame autoptico. Sono in servizio a Nocera Inferiore, tra il pronto soccorso e il reparto di Rianimazione. In quei quindici giorni, ebbero in cura Raffaele Manna. Nella stessa inchiesta, è indagata anche una ragazza di 19 anni, con l’accusa di omicidio stradale. Era la giovane alla guida della Fiat Panda, che quella notte impattò con lo scooter del 32enne, che si trovava in compagnia della fidanzata. 
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