Battipaglia, per i posteggi fuori mercato Falcone jr e i comunali rischiano il processo

Favori al nipote del politico in danno di un altro ambulante: coinvolti il capo dei vigili, due dirigenti pubblici e un ex capitano dei caschi bianchi

Il Municipio di Battipaglia
Il Municipio di Battipaglia
di Viviana De Vita
Venerdì 28 Aprile 2023, 07:00
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Indagine sui posteggi fuori mercato: il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per il venditore ambulante Franco Falcone, nipote dell’omonimo consigliere già a processo nell’ambito di un procedimento connesso, del comandante della polizia municipale Gerardo Iuliano, del dirigente finanziario municipale Giuseppe Ragone, dell’ex capitano dei vigili - oggi in pensione - Mario Reina e del già addetto al Suap comunale - pure lui in pensione - Giovanni Balba

La richiesta è stata formalizzata nell’ambito dell’udienza preliminare davanti al gup Gerardina Romaniello e al collegio difensivo costituito dagli avvocati Giuseppe Russo, Cecchino Cacciatore, Giovanni Grattacaso e Gianluca Addesso. L’avvocato Cacciatore, difensore del comandante della polizia municipale, tenente colonnello Gerardo Iuliano, e del capitano dei vigili in pensione, Mario Reina, ha richiesto - limitatamente all’ultimo dei due - l’accesso al rito abbreviato, seppur condizionato all’escussione di altri due caschi bianchi: Reina chiede agli ex colleghi di testimoniare in particolare in riferimento ad alcune dichiarazioni rese da Ornella Della Corte, compagna di Siani (titolare della paninoteca su ruote Svalvolato on the road), nell’ultima udienza dibattimentale del processo che vede Falcone senior alla sbarra. Il capitano ritiene che ci siano contraddizioni nella deposizione e vuole dimostrare che i suoi interventi in via Belvedere erano finalizzati a dirimere un alterco tra i due ambulanti contendenti

Abuso d’ufficio continuato e in concorso sono le ipotesi di reato contestate a Ragone, Balba e Falcone junior. Secondo le accuse della Procura i primi due, nelle vesti di funzionari del Suap, avrebbero riconcesso alla ditta - riconducibile al nipote del politico - dedita al commercio al dettaglio ambulante d’altri prodotti alimentari «l’illegittimo provvedimento concessorio» del posteggio di via Belvedere, con relative proroghe, «procurando intenzionalmente ingiusto vantaggio patrimoniale a favore di Falcone e a danno di Francesco Siani» già titolare della licenza per lavorare in quell’area. Sempre a Falcone junior, ma stavolta in concorso con Iuliano e Reina, la Procura contesta il reato continuato di tentata concussione. Sotto le lente di ingrandimento è finito «l’atteggiamento intimidatorio consistito nel paventare a Siani la possibilità d’intervenire nella propria qualità sull’ente concedente, con segnalazioni relative a presunte irregolarità nell’esercizio del provvedimento concessorio e di determinarne così una possibile revoca». Tutto per «costringerlo a rinunciare all’autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico, a favore di Falcone».

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