Nocera, protesta dei malati di tumore per ottenere la riapertura dell'ambulatorio oncologico

Nocera, protesta dei malati di tumore per ottenere la riapertura dell'ambulatorio oncologico
di Nello Ferrigno
Sabato 28 Giugno 2014, 12:25
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NOCERA INFERIORE - Da due giorni assume soltanto acqua. la protesta estrema di Filippo Maraziti. Ha un tumore al retto ed tra i malati che mercoled scorso hanno chiesto al sindaco di Nocera Inferiore di adoperarsi affinch l’Asl Salerno risolva le difficolt assistenziali legate alle patologie oncologiche. Maraziti è un vulcano in eruzione. Il male sembra dargli una carica in più. Sta organizzando una manifestazione in piazza Amendola coinvolgendo altri ammalati e le associazioni che hanno condiviso questa battaglia. Ed è sicuro che altri compagni di sventura, nelle prossime ore, inizieranno anche loro lo sciopero della fame. Da quando la sua storia è diventata di dominio pubblico continua a ricevere telefonate di solidarietà e messaggi di apprezzamento per il velo che ha sollevato su un problema di grande attualità in un territorio dove, complice anche l’elevato inquinamento, l’incidenza delle malattie tumorali è in crescita. Quando ha deciso di raccontare la sua storia ha superato anche il tabù di chi si nasconde se sa che un cancro lo ha aggredito.

«Prima – racconta Maraziti – soltanto nominare la parola tumore era segno di imbarazzo, lo chiamavano mammone». La decisione di non mangiare preoccupa non poco familiari e medici. «Tra i miei amici – sottolinea – ne ho tanti e mi hanno consigliato di desistere. Anche mia moglie e i due figli sono impensieriti ma hanno capito il senso di quello che sto facendo. Voglio essere una cassa di risonanza per far comprendere a tutti che chi si trova ad affrontare una malattia del genere è quasi abbandonato a se stesso. Non c’è organizzazione, ci sono carenze gravissime come quella della radioterapia. A Nocera c’è un centro chiuso da quasi un anno per problemi burocratici e l’Asl non è in grado di farlo riaprire. Rincorriamo il sogno di raggiungere Marte, capire se gli alieni ci osservano e non si riesce a far ripartire un acceleratore lineare. Per fare dei cicli di radioterapia bisogna peregrinare per la Campania ed aspettare mesi, attese delle volte fatali. E si sta incentivando il mercato nero dei viaggi della speranza. Io per fortuna ho al mio fianco familiari ed amici che possono accompagnarmi ma chi è solo e anziano come fa a raggiungere Napoli, Salerno, Agropoli e chissà dove per continuare a sperare di sopravvivere? Il direttore dell’Asl Antonio Squillante sarà pieno di impegni, mi auguro che trovi il tempo, per lo meno, di essere vicino con il pensiero agli ammalati di tumore».

Manlio Torquato, che già diversi mesi fa aveva sollecitato Squillante a ridare al territorio una prestazione sanitaria importantissima per la cura dei tumori come la radioterapia, è continuamente in contatto con Maraziti. Su Facebook la vicenda sta raccogliendo migliaia di commenti. Come quello di Michele Citarella che si «aspetta un’iniziativa del consiglio comunale nell’interesse della popolazione che rappresenta». Oppure quello di Luigi Civolani che loda il senso civico di Maraziti scrivendo «stima e fraterna solidarietà ad un uomo coraggioso immerso nella coscienza dell’impegno civico».

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