Rianimazione chiusa a Cava,
chieste le dimissioni di Servalli

Rianimazione chiusa a Cava, chieste le dimissioni di Servalli
di SImona Chiariello
Mercoledì 5 Gennaio 2022, 06:10 - Ultimo agg. 15:36
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Convocazione urgente della commissione Sanità e della Conferenza dei sindaci, la richiesta delle dimissioni del sindaco. Sono, queste, solo alcune delle reazioni dei politici e dei cittadini dopo la decisione di chiusura della rianimazione e la scelta del sindaco di non rinnovare la tessera del Pd. «Ho chiesto, ad horas, la convocazione di una commissione consiliare straordinaria sulla sanità. Gli ultimi 10 giorni hanno evidenziato tutta la disorganizzazione della medicina territoriale ed ospedaliera a Cava - ha annunciato il consigliere di Siamo Cavesi Raffaele Giordano - Il nostro ospedale ancora una volta sacrificato e mortificato nei servizi e nelle professionalità da scelte aziendali inconcepibili, che ne mettono a rischio la sussistenza».

Forti critiche anche da parte del Comitato Civico Dragonea: «Piano di Zona fallito e ospedale ormai smantellato, mentre imperversa la drammatica escalation dei contagi.

La chiusura del reparto di Rianimazione, già avvenuta, rappresenta una mutilazione grave per l’ospedale di Cava e la presenza di un rianimatore, non più assicurata h/24, potrebbe essere causa di perdite di vite umane. Chiediamo quindi l’intervento dei sindaci di tutta la zona, perché convochino urgentemente la conferenza dei sindaci». 

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Per FdI, il sindaco dovrebbe rassegnare le dimissioni: «La sanità collassa grazie a scelte incompetenti e inconcludenti dell’ amministrazione. Salute e diritti dei cittadini cavesi calpestati e non tutelati in alcun modo! Non possiamo più tollerare di vedere Cava maltratta e trattata come colonia subordinata a Salerno - dice Italo Cirielli - Non solo il mancato rilancio dell’ospedale, ma uno smantellamento graduale, complice l’attuale sindaco, moderno Ponzio Pilato, che, inerme, assiste e non fa nulla contro l’ultimo atto che vede il trasferimento del personale sanitario, in particolare di medici anestesisti ed infermieri al nuovo covid hospital “Da Procida” di Salerno». E continua: «Oggi, fare un passo indietro sarebbe l’unica soluzione dignitosa per la giunta Servalli». In serata la notizia della convocazione per l’undici gennaio della commissione sanità. E non solo, con una nota la direzione del Ruggi ha spiegato la necessità di sospendere temporaneamente i ricoveri presso il reparto di rianimazione per garantire l’assistenza di pazienti covid. «Presso il presidio ospedaliero di Cava continueranno ad essere assicurate le attività di pronto soccorso, ivi incluse le urgenze chirurgiche, essendo attiva la guardia anestesiologica h24, nonché le aree mediche. Continuerà inoltre, ad essere attiva la chirurgia ortopedica, con funzionalità della sala operatoria per almeno due giorni a settimana». Rassicurazioni anche per il potenziamento con un finanziamento complessivo di euro 5.947,423. 

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