Salerno, show di De Luca: «Nel nuovo aeroporto niente suppostine come quelle della Villa di Napoli»

Il governatore durante la presentazione del progetto del nuovo scalo Costa d'Amalfi: «Se non vogliamo litigare, cambiate denominazione»

Vincenzo De Luca ieri all'Augusteo di Salerno
Vincenzo De Luca ieri all'Augusteo di Salerno
di Brigida Vicinanza
Mercoledì 14 Giugno 2023, 05:10 - Ultimo agg. 15 Giugno, 13:11
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Il cartellino giallo da parte dell’arbitro Vincenzo De Luca arriva dal palco del teatro Augusteo durante la presentazione del progetto del nuovo aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi. Ne ha un po’ per tutti il numero uno di Palazzo Santa Lucia ed ex sindaco di Salerno e lo fa richiamando alla luce, l’elemento che più incontra il suo consenso nella progettazione del terminal dell’infrastruttura di Pontecagnano. Tra nuovi inizi e cantieri che saranno avviati in città, c’è il buio che prova a contrastare. 

Parte da un nome, quello dell’aeroporto, rivolgendosi ai progettisti: «Se non vogliamo cominciare a litigare da subito, cambiate denominazione. Aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, ricordatevi.

Altrimenti significa che cercate la rissa (ride, nda) e avrete brutte giornate. Ascoltandovi mi sono ricordato di cose straordinariamente significative: la prima è una cosa che diceva Vignelli che è la luce che lui voleva valorizzare». La stessa luce scelta per la stazione marittima di Zaha Hadid con i faretti posti al di sopra della struttura come un tappeto di stelle che riflette di notte la luminosità di Salerno e che «non è molto visibile ora per la verità di notte, andrebbero puliti i fari».

L’anima dello sceriffo che - a volte - esce nuovamente fuori, di fronte a chi amministra Salerno: «Un altro progettista a Salerno aveva cercato di riprodurre una variazione dei colori con le piante e i fiori, era Pagliara: per il Grand Hotel aveva previsto delle fioriere che dovevano accogliere colori. Adesso non è rimasta neanche una fioriera però c’è molto calcare che cola sulle pareti e nessuno che per dignità propria avverte la necessità di pulire almeno i vetri, fa schifo. Così come sarebbe bene riprendere le fioriere lì davanti, una è ancora rotta da molti mesi». 

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Start alle novità per la città di Arechi non senza fare un salto a Napoli: «Avremo una nuova stagione di grandi investimenti e architettura: ripascimento del litorale orientale, il parco dunale a Marina d’Arechi ma ho visto questi elementi verticali che avete proposto e mi permetto di farvi una raccomandazione: abbiamo un altro punto della Regione Campania dove ci sono degli elementi verticali, non cilindrici ma conici e sono i corpi illuminanti intorno alla villa comunale di Napoli, li abbiamo visti messi in opera - almeno per quanto riguarda me - queste suppostine messe lì intorno non vanno bene. La linea di demarcazione fra modernità e ridicolo è molto fluida e bisogna stare attenti». Tante altre sfide da affrontare con sensibilità progettuale tra cui quello che riguarda il destino dell’ex tribunale di Salerno: «Venerdì firmeremo il protocollo di intesa con l’agenzia del demanio perché la Regione ha voluto acquisire il vecchio tribunale: ci rimaneva l’edificio degli anni ‘30, la mia ambizione è portare lì un pezzo dell’università in città, creando poi un centro direzionale dopo la Marzotto, trasferiamo tutti gli uffici statali. Lì avremo il problema di come riempirlo, non di spazi, sia chiaro. Questa “pazziella” ci costa 250 milioni di euro».

Infine, la raccomandazione a chi ha disegnato il nuovo parco del Mercatello: «Mi raccomando fate anche uno studio sulle manutenzioni, ho visto tutto quel verde pubblico un po’ così… poi mi sono ricordato del parco del Mercatello perché ho visto un’immagine di alberi, una foresta. Avevo detto ai progettisti datemi la consolazione di riprodurre una cattedrale verticale, decine di alberi che poi si uniscono con le cime per determinare questa navata e non ho voluto vedere gli ultimi lavori che avete fatto: spero che non cerchiate la rissa pure voi che eravate partiti con le “scienziaterie” ma mantenetevi sobri, è un parco. Chiedo agli architetti e ingegneri di Salerno di prepararsi mentalmente perché avremo bisogno del vostro impegno per le nuove sfide che ci attendono qui». 

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