«La Commissione affari sociali della Camera ha approvato all'unanimità la risoluzione presentata dal gruppo di Fratelli d'Italia, a prima firma della deputata Imma Vietri, per tutelare e incrementare i punti nascita anche nelle strutture ospedaliere con attività inferiori ai 500 parti annui». Lo annuncia un comunicato di FdI.
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«Moltissimi punti nascita in Italia - spiega Vietri - stanno purtroppo chiudendo, con la grave conseguenza non solo di andare ad intasare gli altri ospedali del territorio - già in affanno per la permanente carenza di personale - ma soprattutto di mettere maggiormente a rischio la salute e finanche la vita delle partorienti e dei loro figli. Secondo le attuali linee guida, devono essere, previa specifica deroga, almeno 500 i parti annui per il mantenimento di un punto nascita: è evidente che questo dato è totalmente inappropriato, soprattutto alla luce della crisi demografica in corso in Italia. Con questa risoluzione - aggiunge la deputata di FdI - chiediamo al Governo di aggiornare gli standard circa la distribuzione dei punti di nascita e considerare protocolli di sicurezza per offrire alti livelli anche per tutte quelle strutture con volumi di attività inferiori ai 500 parti. Inoltre, tra i vari punti inseriti nella mozione, proponiamo di valutare la possibilità di adoperarsi per ridurre le disparità territoriali, a cominciare dal divario tra regioni del Centro Nord e regioni del Sud, considerando tra i criteri idonei per l'attivazione o il mantenimento di un punto nascita la posizione geografica, con particolare riguardo alle zone disagiate, la densità di popolazione o la lontananza da altri punti nascita, senza tuttavia sacrificare alcuna garanzia di sicurezza».