Salerno: da vigili a membri staff, De Luca condannato da Corte dei Conti

Per una spesa di 100mila euro

Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca
Giovedì 25 Gennaio 2024, 23:41 - Ultimo agg. 26 Gennaio, 00:02
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Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è stato condannato in appello (e dunque in via definitiva) dalla I Sezione giurisdizionale centrale d'Appello della Corte dei Conti al risarcimento di un danno erariale di 100mila euro in relazione alla vicenda della illegittima nomina a dirigenti responsabili della sua segreteria di quattro vigili urbani in servizio presso il Comune di Salerno che svolgevano mansioni di autista.

 I quattro vigili urbani in servizio al Comune di Salerno vennero inizialmente distaccati in posizione di "comando" presso la Regione Campania per svolgere le mansioni di autista di De Luca.

Successivamente, però, sono stati contrattualizzati come "responsabili di segreteria" nell'ufficio di diretta collaborazione della Presidenza della Giunta Regionale. In quella veste venne loro corrisposta una indennità dirigenziale continuando, secondo quanto poi emerso dagli accertamenti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, a svolgere esclusivamente le mansioni di autista.

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La sentenza di secondo grado ha riformato il giudizio di primo grado che si era concluso con la condanna del governatore della Campania alla corresponsione di un danno erariale stimato in 59 mila euro. Le indagini della Guardia di Finanza di Napoli sono state coordinate dalla Procura Regionale per la Campania della Corte dei Conti (pubblici ministeri Davide Vitale e Raffaele Faienza).

 "Deve ritenersi che, contrariamente a quanto affermato con la sentenza impugnata, la condotta serbata nella vicenda di cui è causa dal Presidente De Luca non sia connotata da dolo, bensì da mera colpa grave". Lo scrive la prima sezione giurisdizionale centrale della Corte dei Conti (presidente Massimo Lasalvia, consigliere relatore Carmela de Gennaro; consiglieri: Aurelio Laino, Giuseppina Mignemi e Beatrice Meniconi) nella sentenza con la quale ha condannato il governatore della Campania Vincenzo De Luca ritenuto colpevole di un danno erariale da 100.910,80 euro. Il governatore della Campania ha sostenuto insieme con i suoi avvocati di ritenere "più funzionale e appropriato", per le sue esigenze, una segreteria "mobile" maggiormente rispondente "all'impostazione dinamica impressa alla sua attività" e quindi "facendosi coadiuvare da soggetti di propria fiducia, cui erano affidate, in via congiunta ed esclusiva, sia mansioni di responsabilità che meramente organizzative della propria agenda, nonché di 'filtro' nelle comunicazioni con altri soggetti". 

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