Salerno, al teatro Genovesi in scena lo spettacolo “Anni tedeschi”

L'evento, incentrato sul tema della guerra, è previsto per domenica 7 maggio alle 19

Una sala del Teatro Genovesi di Salerno
Una sala del Teatro Genovesi di Salerno
Mercoledì 3 Maggio 2023, 14:40
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Otto spettacoli per altrettante compagnie. Otto domeniche di Festival Teatro XS per la quattordicesima edizione che a Salerno ha portato in scena le diverse letture dell’animo umano, ha indagato sul chi siamo e sul senso della vita. Lo ha fatto attingendo ai vari linguaggi che il teatro usa per poi rimettersi al verdetto finale di giudici e pubblico.

E così domenica 7 maggio, alle 19, le luci del Teatro Genovesi si accenderanno ancora una volta per il consueto omaggio della Compagnia dell’Eclissi che quest’anno presenta il reading di “Anni Tedeschi” a cura di Roberto Lombardi.

Il tema è quello della guerra, ineludibile, «anche in un’occasione mondana come una premiazione teatrale. - scive Lombardi- una visione intima e perciò più dolorosa dell’assurdità della lotta per la supremazia, per il potere, per la sopraffazione dell’uomo sull’uomo». Gli “Anni Tedeschi” è il titolo di una raccolta di sonetti di Giorgio Caproni, tratta dal volume “Il passaggio d’Enea”, che comprende composizioni scritte fra il 1943 e il 1955.La lettura, a cura di Roberto Lombardi, accompagnata da un discorso sulla poesia e sui motivi ispiratori di Caproni, sarà aperta e chiusa da interventi musicali scelti e interpretati da Marina Niceforo.

A seguire ci sarà la premiazione dei vincitori della 14esima edizione del Festival Teatro XS – Città di Salerno, curata per la direzione da Enzo Tota e realizzata con il sostegno del Soroptimist International Club Salerno presieduto da Cinzia Procaccini e il partenariato dell’Istituto Genovesi-Da Vinci diretto dalla preside Lea Celano.

Queste le nomination per il Premio "Migliore spettacolo" assegnato dalla giuria dei giovani : vanno in finale “Il raccolto” di Giorgia Brusco, I Cattivi di Cuore di Imperia, “A lo stesso punto, però a n’ata parte” di Paolo Capozzo, Co.C.I.S.-Teatro 99 Posti di Avellino, e “Nei panni di Cyrano” di Nicolas Devort (traduzione di Norina Benedetti ) Teatro Estragone di San Vito al Tagliamento (PN).

Per il premio "Migliore interprete femminile" e il  premio "Ileana Petretta Pecoraro Scanio" a contendersi il podio sono Chiara Giribaldi per “Il raccolto” di Giorgia Brusco, I Cattivi di Cuore di Imperia; Laura Bozzi per la “La stanza di Veronica” di Ira Levin (trad. Luigi Lunari) , Giardini dell’Arte di Firenze, e Norina Benedetti per “Nei panni di Cyrano” di Nicolas Devort (traduzione di Norina Benedetti ), Teatro Estragone di San Vito al Tagliamento (PN). "Migliore interprete maschile": Vito Scalia con “A lo stesso punto, però a n’ata parte” di Paolo Capozzo, Co.C.I.S.-Teatro 99 Posti di Avellino; Gherardo Coltri con “Le sedie” di Eugene Ionesco, Teatro Impiria di Verona, e Michele Vigilante con “Le sedie” di Eugene Ionesco, Teatro Impiria di Verona.

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Migliore regia: Gianni Di Nardo con “A lo stesso punto, però a n’ata parte” di Paolo Capozzo, Co.C.I.S.-Teatro 99 Posti di Avellino; Marco Lombardi con “La stanza di Veronica” di Ira Levin (trad. Luigi Lunari), Giardini dell’Arte di Firenze, e Gherardo Coltri con “Le sedie” di Eugene Ionesco, Teatro Impiria di Verona. "Migliore spettacolo": “A lo stesso punto, però a n’ata parte” di Paolo Capozzo, Co.C.I.S.-Teatro 99 Posti di Avellino; “La stanza di Veronica” di Ira Levin (trad. Luigi Lunari), Giardini dell’Arte di Firenze, e “Le sedie” di Eugene Ionesco, Teatro Impiria di Verona.

Premio del pubblico: “Il raccolto” di Giorgia Brusco, I Cattivi di Cuore di Imperia; “La stanza di Veronica”, di Ira Levin (trad. Luigi Lunari), Giardini dell’Arte di Firenze, e “Nei panni di Cyrano” di Nicolas Devort (traduzione di Norina Benedetti), Teatro Estragone di San Vito al Tagliamento. 

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