Salerno, spari e coltellate: condannati a dodici anni due giovani pregiudicati

Spari e coltellate a Salerno, maxi pene per due giovani aggressori

Il parco Arbostella dove furono accoltellati due body guard
Il parco Arbostella dove furono accoltellati due body guard
di Angela Trocini
Giovedì 6 Luglio 2023, 06:35 - Ultimo agg. 08:28
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A pochi mesi di distanza furono protagonisti di due gravi episodi: una minaccia a mano armata ed un tentato omicidio. All’esito del rito abbreviato, il gup Francesco Guerra del Tribunale di Salerno ha condannato Agostino Di Lieto a 5 anni, 7 mesi e 10 giorni di reclusione ed Enzo Farace a 6 anni, 3 mesi e 10 giorni di reclusione. Era l’alba del 27 luglio 2022 quando fu esploso un colpo di pistola contro un giovane (per fortuna senza ferirlo) a Mercatello in via Palinuro e poi, il 27 novembre 2022, furono accoltellati due addetti alla sicurezza di un locale notturno mentre facevano colazione davanti al bar Verdi del Parco Arbostella. Le indagini dei carabinieri della sezione operativa della compagnia di Salerno (agli ordini del maggiore Antonio Corvino e del capitano Manlio Malaspina) portarono all’individuazione dei presunti responsabili chiudendo il cerchio intorno ad Agostino Di Lieto (difeso dall’avvocato Luca Vollaro) ed Enzo Farace (difeso dall’avvocato Bianca De Concilio), che erano già noti alle forze dell’ordine per alcuni precedenti anche se meno gravi delle attuali contestazioni, arrestandoli lo scorso mese di dicembre ed ora condannati in primo grado: secondo il gup, i fatti contestati ai due sarebbero provati al di là di ogni ragionevole dubbio. 


LE INDAGINI
Tra le altre cose, fondamentale è stata l’acquisizione dei filmati di varie telecamere di videosorveglianza: per il primo episodio, dalla disamina incrociata delle registrazioni, è stato possibile ricostruire il fatto e identificare i soggetti coinvolti.

L’esplosione del colpo di pistola (denunciata da un militare, residente nella zona, che udì prima il litigio e poi lo sparo) si è verificata proprio al culmine di una lite tra Di Lieto ed un altro giovane, alla presenza di Farace. Il primo, dopo aver schiaffeggiato la vittima, sferrandogli anche un pugno ed un calcio, ha allungato il braccio destro verso terra esplodendo a breve distanza un colpo di pistola (in strada fu trovato un bossolo), solo per intimidire la vittima (lo stesso Di Lieto, nell’interrogatorio di garanzia, avrebbe confermato i fatti). Per quanto riguarda il secondo episodio, ad accoltellare i due buttafuori fu il Farace e, secondo le accuse, la condotta delittuosa dell’imputato non cagionò danni più gravi (la prognosi per i feriti fu 25 giorni per uno e 15 per l’altro) in quanto le vittime riuscirono a trovare rifugio all’interno del bar sbarrando la porta d’ingresso anche con l’aiuto di altre persone presenti nel locale. In tale azione delittuosa Farace (che cercò anche di sfondare la porta a calci) fu aiutato dal Di Lieto che prese a pugni in testa una delle due vittime mentre Farace l’accoltellava. Anche in questo caso, le riprese delle telecamere di videosorveglianza del bar sono state di aiuto avendo ripreso Farace che estrae il coltello dalla tasca del suo giubbino per sferrare quattro fendenti ad una delle vittime: il primo all’altezza del torace (basso costato), il secondo tra bacino e gamba sinistra (l’unico andato a segno) e gli altri due colpi verso la spalla all’altezza del collo. La seconda vittima fu aggredita alle spalle ed anche in questo caso, anche se i colpi sferrati furono tre, solo uno andò a segno nella parte alta della spalla sinistra.

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