San Matteo, conto alla rovescia partenza con l'alzata del Panno: «Un rito che scandisce il tempo»

Cerimonia stasera alle 19 in Cattedral

L'alzata del Panno di San Matteo
L'alzata del Panno di San Matteo
di Giuseppe Pecorelli
Lunedì 21 Agosto 2023, 08:45
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Questa sera San Matteo tornerà a dire: «Salerno è mia: io la difendo». Lo farà, pur silenzioso, attraverso le parole che gli sono attribuite e che sono alla base del Panno issato sulla facciata interna della cattedrale. Così come ogni 21 agosto, a un mese dalla grande festa patronale. Un gesto, un rito, per dare l'annuncio: Salerno è in festa per il suo patrono e lo sarà per i prossimi trenta giorni. Il programma di oggi, seguito come sempre in diretta dall'emittente Tele Diocesi Salerno, è essenziale: alle 19 don Felice Moliterno, parroco dell'Unità pastorale Centro storico presiederà la messa nella cripta della cattedrale. «L'alzata del Panno - ci dice il sacerdote, nominato dall'arcivescovo Andrea Bellandi alla guida della chiesa madre diocesana lo scorso 3 luglio - è un rito che ci è stato consegnato dalla Tradizione per rispondere ad un'esigenza non solo pastorale ma anche antropologica. Noi abbiamo bisogno di vivere dei riti per scandire e ritmare il tempo che passa ed evidenziare eventi significativi della vita. L'alzata del Panno ci prepara a contare i giorni che ci separano dalla festa del Santo Patrono e a riconoscere nel Santo Apostolo ed Evangelista un modello di discepolato del Signore e un amico sincero con cui crescere in una relazione intima e familiare».

Al termine della messa in cripta, in una breve processione e con il consueto passo solenne, i portatori condurranno fino al quadriportico del duomo il Telo che raffigura il patrono mentre, nell'anno 1534, solleva una tempesta ed impedisce una distruttiva incursione saracena. È un telo che, nel 2020, fu restaurato grazie all'intervento dell'associazione Inner Wheel e della Fondazione Comunità salernitana. Il restauro del prezioso telo, sotto la meticolosa sorveglianza della Soprintendenza di Salerno e Avellino, fu affidato alla ditta Vassallo Antiques, centro restauri di Montecorvino Rovella, specializzata in questo settore da quattro generazioni, che riportò alla luce particolari e luci del dipinto: sul retro si possono ora intravvedere Sant'Anna, San Giacchino e la Vergine bambina e, nella parte antistante, la stessa figura di San Matteo è stata resa più visibile. Alle 20 di domani, nell'atrio del duomo, dopo la lettura del Vangelo, l'arcivescovo Andrea Bellandi rivolgerà ai presenti un breve messaggio e benedirà i salernitani con il braccio di san Matteo, custodito in un ormai celebre e preziosissimo reliquiario gotico

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Nell'occasione il presule renderà anche note le prime informazioni riguardanti le varie tappe che porteranno alla celebrazione del 21 settembre prossimo, un programma che si preannuncia ricchissimo di eventi. L'aspetto culturale e di approfondimento della figura dell'evangelista sarà centrale tanto che, nell'agenda pubblicata dall'arcidiocesi sul sito ufficiale, uno degli appuntamenti è già stato indicato. Le Giornate matteane, organizzate da anni, dall'Ufficio Cultura e arte, con il fine di accrescere la conoscenza della figura di San Matteo sotto l'aspetto teologico e biblico, si terranno lunedì 18 e martedì 19 settembre. La festa di San Matteo precederà di pochi giorni l'inizio della visita pastorale dell'arcivescovo Bellandi alle 163 parrocchie dell'arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, un momento centrale nell'episcopato di un vescovo nella propria Chiesa particolare.

Il presule inizierà il suo «viaggio» dalla parrocchia di Santa Maria degli Angeli, ad Acerno, dal 28 settembre al 1° ottobre. Proseguirà poi con la parrocchia dell'Immacolata, nella frazione Macchia di Montecorvino Rovella (dal 5 all'8 e dal 12 al 15 ottobre) e con quella dei Santi Bernardino, Bartolomeo e Michele, a Montecorvino Pugliano (dal 19 al 22 ottobre). Al patrono Matteo sarà affidata anche la visita pastorale. 

 

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